La lingua speciale di Uri

La lingua speciale di Uri
di David Grossman – ill. E. Santini
Mondadori – p.28 – e.12

“TAO TOTTO TATTOTATTI UTA TOTIA”: inizia così La lingua speciale di Uri. Uri è un bambino di 2 anni che sta inziando a parlare e che quindi usa solo le vocali e alcune consonanti. “Ciao, voglio raccontarvi una storia” è infatti la traduzione dell’inzio di questa recensione.
Nessuno capisce ciò che Uri dice, solo Yonatan, il fratello più grande di 5 anni, che si diverte da matti quando gli adulti prendono delle cantonate divertentissime. Così “Ititiete tatuto tiè tuto toto” viene interpretato come “Il formichiere ha bevuto il tè seduto in salotto” invece di “Il bicchiere è caduto e si è tutto rotto” oppure “Toto tutito tati to tatotetto” diventa “Il nonno è fuggito in taxi col divano letto” invece di “Il nonno si è pulito gli occhiali con il fazzoletto”!.
Sembra quindi un libro perfetto per il fratello più grande quando arriva un secondo figlio. Jonatan infatti è l’anello di congiunzione tra il mondo dei grandi e quello dei bambini, perchè non è ancora un adulto ma non è più un bambino piccolo. ed è un interprete essenziale, soprattutto quando bisogna ritrovare le chiavi del nonno che Uri ha nascosto da qualche parte…
Mio figlio non ha fratellini (per ora) ma si diverte da matti lo stesso quando io recito quella che per lungo tempo è stata la sua lingua speciale… E quando vuole che gliela racconti mi chiede “Mamma, prendi TITOTATO?”

) Buon divertimento!

Questa recensione è di Silvia S. Se ti piace, lascia un commento, clicca su “mi piace” o segnala su facebook. La recensione partecipa a “Blogger-libraia”: ogni settimana pubblichiamo le migliori recensioni che ci arrivano all’email blog@centostorie.it. La più votata del mese vince un albo illustrato. Se vuoi partecipare anche tu, trovi tutti i dettagli qui.