Fonte: Petur R
La liquirizia insaporisce molti prodotti dell’industria dolciaria come caramelle e gomme da masticare. Avendo un sapore particolare, non è così popolare come la menta, ma ha anche caretteristiche e qualità molto diverse.
Usata come eccipiente in farmacologia o come dolcificante, le sue proprietà erano note già dai medici greci e cinesi. Secondo la tradizione popolare è un efficace digestivo, depurativo ed antinfiammatorio, oltre che antitussivo. Le sue foglie (fresche) erano utilizzate come cicatrizzante antibatterico.
Bisogna però fare attenzine a non abusarne, tant’è vero che può avere dei effetti collaterali negativi: aumenta la pressione sanguinea e può essere causa di ritenzione idrica.
Abituati a identificarla con le caramelle gommose o in confetti o tronchetti, non tutti sanno che il succo di liquirizia è estratto dalla radice della pianta omonima. In alcuni negozi specializzati si trovano ancora i bastoncini di liquiqrizia da masticare.
La Glycyrrhiza glabra è una pianta erbacea spontanea che può cresere fino a 20 cm circa e che prospera prevalentemente nei climi mediterranei.
Fonte: aSIMULAtor
La produzione della liquerizia ha una lunga tradizione in Calabria, no a caso è proprio qui, a Rossano (CS) che si trova il Museo della Liquirizia, fondato da una delle aziende produttrici di questo “oro nero”. La prima industria “moderna” per la sua lavorazione è stata fondata già nel 1715 ed alla fine del secolo XVIII c’erano più di 100 conci.
La liquirizia cresce nelle aree costiere (a nord e a sud della Piana di Sibari, sulla costa jonica di Catanzaro ed a Laureana di Borrello) e si produce principalmente nei comuni di Rossano e Corigliano in provincia di Cosenza.
La liquerizia è solo uno dei prodotti DOP calabresi che potrete scoprire in questa regione. Per un soggirmo all’insegna del ralax e della natura vogliamo consigliarvi alcune strutture ricettive:
- Le Colline del Gelso
- Relais Il Mulino
- Villa Murrone
- Agriturismo Grassetti