Sia che abbiate conosciuto all'università un analisi detta swot, sia che non ne abbiate mai sentito parlare, di certo ad un colloquio di lavoro almeno una volta avete dovuto rispondere alla domanda sui punti di forza e di debolezza.
E' una lista che cambia nella nostra vita, a seconda dei nostri interessi, del ruolo che svolgiamo e quello che vorremmo.
E' lì che attende di essere completata, con un misto di emozioni contrastanti o di totale distacco.
C'è chi inizia dai punti di forza, chi non riesce a fermarsi dall'elencare ciò che gli manca.
Voglio allora dire che la lista deve essere breve, altrimenti rischia di essere paralizzante.
Io vorrei saper descrivere personaggi come fa Pirandello o farli parlare e tenerli distinti ed emozionanti come Ferzan Ozpetec nei suoi film.
Mi spiace non saperlo fare, ma è una realtà.
Resterà quello che è, un guardare o leggere dal di fuori e sentire quello che altri riescono a dire.
L'arte mi strugge mi convolge, mi fa compagnia.
Mi cattura nei verdi intensi di Van Gogh, resto rapita nei rosa di Monet.
Non sarò loro. Posso goderne, e così farne parte ma senza essere regista.
Così dobbiamo porci nei confronti della nostra lista: ci sono cose da preservare ed altre da rafforzare.
Altre da lasciar cadere, ignorare perché la vita è ricca ed il tempo limitato.
Un elenco di cose e passioni e qualità e imperfezioni resta inutile come un soprammobile, a volte ingombrante che si riempie di polvere e lo sposti e poi non trovi più.
Allora una alla volta, senza ingolfarsi e senza farsi una doccia di cilicio e sale, scegliamo:
tra le cose che non so fare ma dovrei e vorrei saper fare, quale scelgo?
Per farne cosa?
Quale azione consapevole inizio per portare a termine?
Le competenze possiamo acquisirle sostanzialmente in 3 modi:
- ci nasciamo, ovvero sono delle nostre caratteristiche, peculiarità, doni
- le acquisiamo con l'esperienza di vita o lavorativa
- le apprendiamo nel fare attraverso percorsi di crescita personale o corsi di formazione preferibilmente di tipo esperienziale.