Sì fa un gran parlare, in questi giorni, della lista dei parlamentari omosessuali.
Argomento che avrei evitato volentieri (su questi schermi abbiamo parlato di omosessualità, in termini un po’ più interessanti, qui e qui), senonché questa mattina, dopo qualche giorno che non sfogliavo il feed reader, me lo ritrovo intasato di articoli a riguardo. L’internét è un mezzo che solitamente non raggiunge i livelli di squallore della tv1 ma questa volta forse, con un ritorno un po’ malinconico vintage all’epoca in cui la rete era buona, metaforicamente parlando, solo per fare abboccare i pesci, ce l’abbiamo fatta.
1: Ovviamente solo se evitiamo come la peste facebook, le maggiori testate giornalistiche e questo blog; e se scegliamo con cura, cosa che solo internet permette di fare veramente, le fonti a cui attingiamo.
E se le risposte più ovvie dovrebbero essere silenzio e indifferenza, mi ritrovo a leggere i pareri dei blogger che considero in gamba o simpatici, e a questo punto non posso che contribuire anche io all’intasamento del vostro lettore di feed, facendo il loro (di chi ha scritto la lista) gioco è diffondendo a mia volta, che è domenica mattina, un po’ di questa spazzatura mediatica.
E niente, volevo dire che tutti i ragionamenti fatti sono condivisibili. E se seguite i link che ho messo sopra troverete delle perle di saggezza. Che però stiamo parlando del NULLA.
Sono capace anche io di fare la mia lista, prendendo nomi a caso o che sembrano esserlo (che poi, per carità, magari sono tutti gay, ma non è questo il punto), evitando di dare spiegazioni e dicendo “è così perché lo diciamo noi”2. Confidando nella cassa di risonanza di un web alcune volte ancora ingenuo.
2: Un “noi” che, oltretutto, resta anonimo.
(Che è esattamente il tipo di atteggiamento cui chi lotta per le minoranze dovrebbe opporsi).
A casa mia questi si chiamano troll (e non possono che fare questa fine).
Continuate a seguirmi, perché presto su questo blog NOI3 pubblicheremo la lista dei cuochi che non si lavano le mani, dei preti che ascoltano musica metal e delle ballerine a cui puzzano i piedi.
3: che sarei io.