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La Livorno che c'è

Creato il 08 dicembre 2015 da Signoradeifiltriblog @signoradeifiltr

La Livorno che c'è

Cappuccini e chiodi?

Cacciucco e tombolate?

Ribotta e vernacolo?

Sì, ma...

...e se...

...se ci fosse, metti caso, anche un'altra Livorno?

Se una città pudica, schiva, che non grida ma parla sottovoce, che finge un "normalità", una "pochezza" a lei estranea, ora uscisse allo scoperto?

Un sottobosco d'autori disparato e apolitico, unito, però, dalla medesima sensibilità e dall'amore per Livorno, ecco da dove sgorga questo libro.

Che si cammini nella foresta in cerca di felci, come Marco, o si gioisca per una figlia appena nata, come Fabio, o si osservi ormai il mondo da un'altra dimensione, come Gio Batta, comune è il sentire, comune la carica emotiva.

Dal particolare - la parola, il gesto, la mano, la farfalla - si accede all'universale, e se i contenuti e gli stili sono differenti, l'urgenza di Ennio, di Gio Batta, di Marco, di Fabio, di Patrizia, di Massimo, è una sola, perché una sola è l'umanità, perché uguali sono le luci e le ombre della nostra esistenza.

Anche questa è Livorno.

La Livorno che c'è.

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