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La Locanda del Cerriglio, a Napoli – IL POSTO DOVE ANDARE

Creato il 05 novembre 2015 da Dfalcicchio

Posto Dove Andare Foto FlipMagazine©

Foto archivio FlipMagazine©

Su le “Locande napoletane del 1669”, il locale di cui vi parliamo viene descritto come un luogo sempre affollato, punto di ristoro e di incontro di gente comune, donne di malaffare, nobili e artisti. Ma la storia di questa affascinante locanda, situata in un vicoletto tortuoso, nel cuore della calda e, a tratti, assordante e disordinata Napoli, risale a inizio Trecento.

La Locanda del Cerriglio, nota anche per il vile attentato a Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, durante una notte dell’ottobre del 1609, dopo secoli, ha ripreso nuova vita da un paio di anni.

Grazie al tocco di Giuseppe Follari, costruttore d’esperienza e appassionato d’arte, insieme a sua moglie Angela, gentile e ospitale, che ha curato la ricerca culinaria del menù, che ripercorre storia e tradizione partenopea, oggi la Locanda del Cerriglio si riveste di un’eleganza contemporanea, non troppo formale e fortemente legata al passato che le stesse mura sembrano raccontare.

Il locale si sviluppa su due livelli e nasconde la caratteristica fontanina che portava l’acqua alla locanda e che ha lo stesso diametro di un carlino, moneta del tempo. Ma è la piacevolezza dei piatti a rilassare completamente i sensi dei commensali. Servite in originali piatti in ceramica dipinti a mano, le ricette sono semplici ma nutrienti e si alternano nella proposta del menù con armonia ed equilibrio, anche in base alla stagione. Ottimi i maltagliati con patate, pomodorini e provola, poi verdure, legumi e ancora i secondi, di carne o pesce, come le alici fritte e servite nel “cuoppo”. Il caffè? Beh, siamo a Napoli…non può mancare, ma Angela lo serve nella moka, come a casa!

La Locanda del Cerriglio è davvero una bella scoperta, per chi, come alternativa all’immancabile pizza, vuole godersi il bello e il buono di una cucina napoletana autentica in uno degli affascinanti  luoghi del Caravaggio.

Eleonora Dafne Arnese

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