Credo che un numero sempre maggiore di persone guardi con fiducia al lavoro spontaneo dei comitati e alle iniziative dei cittadini attivi in gruppi di vario genere. La loro autorevolezza è cresciuta, poiché si sono formate reti nazionali di comitati locali in grado di aiutarsi a vicenda, incontrandosi personalmente e usando la tecnologia. È un fenomeno estremamente positivo, che chiede ascolto e collaborazione alle istituzioni per motivi di interesse generale. La forza dei cittadini impegnati è la più limpida e benefica. Fra i tanti esempi, anche questa lettera.
dal Coordinamento nazonale Terre Nostre dei comitati no biomasse non biogas
Indetta dal Coordinamento Nazionale Terre Nostre, che raggruppa i comitati che lottano contro gli impianti a biogas-biomasse, si svolgerà sabato 25 maggio ad Assisi la prima Marcia Nazionale “per l’acqua, l’aria, la terra ed il cibo sani”.
La partenza è alle 15,30 dalla piazza Garibaldi di S. Maria degli Angeli con arrivo in piazza del Comune ad Assisi verso le 16,30. Il percorso è di circa 4,5 Km.
La marcia sarà preceduta da un convegno che si terrà la mattina presso il centro congressi dell’Hotel Cenacolo a S. Maria degli Angeli e nel quale le tre principali saranno svolte dal milanese Prof. Michele Corti (presidente nazionale Terre Nostre), dall’oncologa Dott.ssa Patrizia Gentilini dell’ISDE di Forlì e da Don Tonio dell’Olio (responsabile del settore internazionale di LIBERA).
La marcia di Assisi, città fortemente simbolica che ha dato i natali a Francesco patrono dell’ecologia, anche se promossa dai Comitati No biogas No biomasse vuole essere la manifestazione di tutti coloro che si battono per il diritto alla salute, la difesa dell’ambiente, per la tutela del paesaggio e la valorizzazione dei territori e dei beni comuni: acqua, aria, terra e per questo sono invitati a partecipare ed a dare il loro contributo anche i comitati e le associazioni che si battono per gli stessi valori e principi .
Saranno numerosi i comitati che verranno dalla Lombardia, una regione che “vanta” ben 400 impianti a biogas sul totale dei 1000 installati a livello nazionale. L’inquinamento prodotto dalle centrali a biogas lombarde (quasi tutte di grossa taglia) equivale ad aggiungere le emissioni di 7 milioni di auto Euro 5. La gran parte dell’energia utilizzata da questi impianti, che mirano solo alla produzione di energia elettrica super-incentivata, va dispersa in atmosfera come calore. Ma è energia “costosa” perché il mais che è la biomassa pià utilizzata dagli impianti lombardi richiede parecchia energia fossile per le lavorazioni del terreno, la sintesi dei concimi chimici e dei pesticidi, i rasporti, il sollevamento dell’acqua di irrigazione. Un business deficitario sotto l’aspetto dell’ambiente e della salute giustificato solo da spinte speculative che danneggiano oltretutto anche la vera agricoltura che paga di più per l’alimentazione animale e per gli affitti.
Alla manifestazione hanno dato l’adesione tra gli altri i lombardi Marino Ruzzenenti (storico e ambientalista di Brescia), Alberto Zolezzi (medico ISDE, mantovano, deputato M5S), Don Bruno Bignami (teologo, vice-rettore seminario Cremona), Don Gabriele Scalmana (responsabile pastorale del creato diocesi di Brescia).
Milano 21 maggio 2013
prof. Michele Corti
presidente coordinamento nazionale Terre Nostre
michelecrtgmail@gmail.com
sgonfiailbiogas.blogspot.com