La Lombardia e le primarie incerte

Concordo pienamente con quanto detto da Pisapia ieri sera a un dibattito di Libertà e Giustizia sulla questione Lombardia: “far partecipare i cittadini è fondamentale: dobbiamo fissare in tempi brevissimi, entro il 15 novembre, tutti i candidati e i candidabili alle primarie”.

Con realismo ha ricordato: “Si dà per scontato che con lo sfaldamento del centrodestra abbiamo la vittoria in pugno: non è così, in alcune parti della Lombardia il centrosinistra è ancora visto come una coalizione che non sa governare, ma oggi possiamo dimostrare di saperlo fare”.

Come dimostrano i sondaggi a livello nazionali sempre più favorevoli al PD le primarie fanno sempre bene.

Nei giorni scorsi si era parlato di abbinarle al secondo turno delle primarie nazionali, il 2 dicembre.

Poi si era ipotizzata la domenica 16 dicembre. Cosa impedisce di decidere, finalmente?

Anche se si votasse in gennaio le primarie vanno fatte.

Quel che si vede, dall’esterno, è una grande agitazione sottotraccia per trovare una candidatura che non scontenti le forze politiche e soprattutto le diverse anime del Pd, più che convincere gli elettori, replicando un pessimo metodo che in genere porta alla sconfitta alle elezioni “vere”.

Ma più ancora che la nebbia sulle candidature preoccupa il vuoto sui contenuti: che vuole fare il centrosinistra lombardo, sulla sanità? Sulla mobilità e il trasporto delle merci in Lombardia? Sul consumo di suolo e l’urbanistica? E sul sistema aeroportuale che si dice: si vuol fare la terza pista a Malpensa?

Sull’Expo e il dopo Expo che idee ci sono: si andrà in continuità con Formigoni, regista della controversa operazione d’acquisto delle aree di Rho-Pero, o si seguirà l’indirizzo dettato dal referendum milanese del 2011, che reclama un parco agroalimentare?  Infine, cosa si può mettere in campo per tagliare le unghie alla ‘ndrangheta e al suo tentativo di “egemonia” in Lombardia?

Non è vero che non c’è tempo per parlarne.

Il tempo va trovato, insieme alla scelta delle persone giuste per far voltare pagina alla Lombardia.

Questa regione va “deformigonizzata” in profondità.

Per questo servono primarie subito: sulle candidature e soprattutto sulle idee.

Se vuoi esprimere le tue idea sulla Lombardia postale qui:http://www.ciwati.it/laprossimalombardia/