Prima ce le compravamo o su internet, o in posti spocchiosi, o alla FNAC.
Per i lomografi dell'ultimissima ora che non sono di Milano, tranquilli, le trovate ancora o su internet, o in posti spocchiosi, o alla FNAC.
Ma nel Lomostore troverete cose che voi umani, tipo il coso per scannerizzare le pellicole, il coso per tagliare rotonde le fisheye, il flash ad anello e cose così.
Comunque sia, per chi ci fosse arrivato adesso alla Lomografia e abbia voglia di gridare alla novità assoluta, trattasi di una comunità? No! Una corrente? No! Un'attitudine? No! (mi sa che ho visto troppo urban jungle)..Insomma è una COSA che si fa avvalendosi di macchinette a pellicola colorate e carine, dette anche toycamera, rigorosamente analogiche, rigorosamente in formato 10x15, tranne i modelli che funzionano con i rullini 120 che fanno le foto quadrate, al grido di "NON PENSARE, SCATTA!!" ovvero sia, scatta a caso che se sei bravo e hai culo, qualcosa di simpatico ti viene fuori.
Fino a che non ho conosciuto Samu io la fotografia non me la calcolavo di striscio. Non ci capivo niente, a casa mia nessuno ci capiva niente, papà nonostante avesse una Pentax pagata anche diversi quattrini, ha sempre fatto delle foto inguardabili e io, che facevo il liceo artistico, continuavo a sperimentare sulle orme di Toulouse Lautrec, sognando di diventare un giorno Jackson Pollock. Con un basso fuxia.
Poi, un giorno di fine aprile del duemilasette, il celeberrimo scambio di battute che mi ha cambiato la vita:
"Cosa fai?"
"Fotografo"
"E cosa fotografi?"
"I cubi di cemento"
Mi si è aperto un mondo.
La fotografia non mi è sembrata più qualcosa di inutile.
Chi lo sa se era lui che era particolarmente bravo, se era perchè mi piaceva, se era la situazione...(occhi al cielo, sguardo beato)...
La volevo anche io quella macchinetta bianca con il tappo di gomma che Samu teneva nel cruscotto, quella con cui si faceva gli autoscatti. Anche io volevo farmi gli autoscatti da postare sul maispeis!!
E poi, era già settembre, un giorno siamo andati a comprarla insieme. Alla Breil in via dei Calzaiuoli, perchè ai tempi l'esclusiva ce l'avevano loro, un negozio che adesso ha chiuso. (Mi ricordo bene quel giorno, dopo mesi di tribolazione lui mi disse che FORSE mi voleva un po' di bene, che culo eh!)
Io la Fisheye, lui la Holga.
Poi a maggio, per il suo compleanno, gli ho regalato la Supersampler (non l'avessi mai fatto che ora un'inquadratura del mio spettacolare decoltè troneggia calamitata sul suo frigorifero).
Poi lui a febbraio dell'anno scorso, per il mio quarto di secolo, mi ha regalato la Diana Mini, che è come la Diana, solo più piccola.
Passavamo pomeriggi a fotografare, era bellissimo. Abbiamo fatto arricchire Fontani, l'ottico dietro casa mia, a furia di stampe.
Era bello, era bello.
Poi è arrivato l'iPhone e con lui Hipstamatic, Instagram, oggi qual'è che ho scaricato? Ah sì ClassicSAMP (figo, provatelo!) e tutti gli altri e ci ha fatto sempre più fatica.
Però, non si sa mai che con questo revival della Lomografia non ci rivenga voglia di rispolverarla, anche perchè adesso ho un nuovo musetto ispiratore: il piccolo Pietro...;)!
Che poi io ne avevo già parlato qui, qui e qui, per dire.