La pausa per le nazionali è solitamente motivo per fare il punto della situazione, ma dopo appena due partite di campionato più che un tirare le somme si tratta di dar forma alle prime impressioni sulla nuova stagione. Se da un paio di stagioni è ormai chiaro che l’Atlético Madrid abbia abbandonato il gruppo delle inseguitrici per competere con le due superpotenze Barcellona e Real Madrid per la conquista del titolo, dall’altra parte c’è ancora più competizione per l’ultimo posto nella zona Champions League.
Il mercato ha sostanzialmente impoverito (quasi) tutte le pretendenti di seconda fascia. L’Athletic Bilbao di Ernesto Valverde si è vista strappare Ander Herrera, regista di costruzione volato in Premier League al suono delle sirene del Manchester United; il Siviglia di Unay Emery si è fatto portare via il fantasista Ivan Rakitić trasferitosi in Catalogna, oltre al centrale Federico Fazio; mentre la Real Sociedad di Jagoba Arrasate ha dovuto rinunciare alle prestazioni di Antoine Griezmann, ala offensiva che si giocherà le sue chance nell’Atlético Madrid del post-Diego Costa. Considerando che il Valencia, dopo una stagione disastrosa – con un distacco in doppia cifra dalla zona europea – e una rifondazione tuttora in atto, potrà essere più una mina vagante che una candidata vera e propria alla quarta piazza sin dalla griglia di partenza, l’unica compagine che non è uscita ridimensionata dal mercato è il Villarreal.
Dopo tanto vociferare Mateo Musacchio ha deciso di proseguire per un’altra stagione con il Sottomarino giallo e nello scacchiere attuale può fare decisamente la differenza. Specialmente perché non ha avuto il problema di dover rimpiazzare un calciatore quasi insostituibile, guaio non da poco, ad esempio, dalle parti di Bilbao dove il mercato in entrata si riduce a un lavoro di talent scouting in proiezione futura a causa delle note politiche della società in materia. Non da meno è la situazione del Siviglia che ha perso ben due prezzi pregiati, il pilastro difensivo e la fonte di gioco offensivo, e questa è la situazione delle due squadre che meglio hanno fatto la passata stagione. Ironicamente sono Villarreal e Real Sociedad, che nella griglia avevano un gap di costanza di rendimento e di personalità da ridurre rispetto alle altre, che meno cambiamenti dovranno apportare nella manovra del loro gioco.
Canales, l’arma in più della Real Sociedad?
Non a caso la Real Sociedad è stata la grande sorpresa della seconda giornata, ribaltando una partita che peggio non poteva incominciare, contro un avversario quasi irrimontabile, grazie a una prestazione in crescendo. Prestazione frutto di un gioco consolidato che ha visto pochi cambiamenti nel costrutto di gioco: la perdita di Claudio Bravo fra i pali non comporta alcun cambiamento tattico, mentre Griezmann è stato rimpiazzato dall’avanzamento di Xabi Prieto, in attesa di trovare una collocazione a Canales, acquistato a gennaio scorso. Un gioco consolidato, una personalità in crescita e una serie di giocatori interessanti da tenere sott’occhio, Zurutuza e l’islandese Finnbogason su tutti.
Ma ancora meglio potrebbe fare il Villarreal che, nonostante la sconfitta e un possesso palla rasente al 25% nel proprio fortino, ha lanciato comunque buoni segnali. Marcelino sa quello che la sua squadra può creare e già nella scorsa stagione ha saputo alternare il classico 4-4-2 contropiedista in grado di diventare una macchina da gol negli incontri più abbordabili, a moduli variabili incentrati sul trivote nei match di cartello per sfruttare un solido impianto difensivo che permette di far correre alla propria squadra il minor numero di pericoli possibile. Non a caso il Barcellona ha trovato la rete del vantaggio dopo l’infortunio di Jaume Costa, per il quale il tecnico amarillo ha dovuto inserire un centrale in posizione di terzino.
Questo non significa che Athletic e Siviglia partano svantaggiate nella corsa al quarto posto, ma probabilmente hanno dimostrato un leggero ritardo di condizione, che per gli andalusi non è una novità visto il pessimo avvio della passata stagione. Il trotto per l’Europa che conta sarà lungo e avvincente e può inserirsi tranquillamente anche il Valencia, i valori delle scuderie in gioco sono simili e diversificati, voi su chi puntate?
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