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La luce artificiale influisce negativamente sul sonno

Creato il 30 maggio 2013 da Mir Gorizia @Ettore_Ribaudo

Un recente convegno internazionale organizzato dall’Università di Haifa, in Israele, ha riunito i maggiori esperti che hanno fatto il punto sulle conseguenze “ecofisiologiche” dell’esposizione alle luci notturne. E’ emerso in particolare il ruolo delle luci LED (acronimo dell’inglese Light Emitting Diode), sempre più usate in elettronica (telecomandi, spie, retroilluminazione degli schermi LCD) e nell’illuminazione d’interni per la loro versatilità e soprattutto per l’efficienza energetica: durano e consumano pochissimo. Il freno alla loro diffusione è costituito principalmente dal costo, ancora piuttosto elevato rispetto a quello delle lampadine a fluorescenza. Ma con la definitiva scomparsa dal commercio delle vecchie lampade a incandescenza è prevedibile che i prezzi dei LED scenderanno e il loro impiego aumenterà notevolmente.

Sarebbero proprio le luci a lunghezza d’onda corta, come i LED, a causare i danni peggiori alla salute e lo dimostrano gli studi su modelli animali condotti da Abraham Haim, esperto di inquinamento luminoso.In particolare la ricerca presentata al convegno ha sperimentato gli effetti della luce notturna, soprattutto dei LED di colore blu, su topi vedenti e non vedenti. In entrambi erano rilevabili cambiamenti indotti dalla luce nell’organismo: produzione ormonale, massa corporea, consumo d’ossigeno e alterati livelli di melatonina.Questo ormone prodotto dalla ghiandola pineale viene sintetizzato di notte con la comparsa del buio. Se ne conoscono gli effetti positivi sul sonno e sull’umore e si pensa che possa avere anche un effettosoppressivo di alcuni tipi di tumore. I bassi livelli di produzione di melatonina causati dall’esposizione alla luce notturna, quindi, non sono una buona notizia.“Ci aspettiamo di trovare simili danni anche dall’esposizione umana alle luci LED”, ha dichiarato Haim, che ha aggiunto: “I giovani occidentali sono tipicamente circondati da questo tipo di illuminazione all’interno dei confini della loro stanza: dagli smartphone agli schermi del computer e della televisione“. Ecco uno “switch-off” che è necessario fare per questioni di salute.

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