E' un grafico che riprende quello pubblicato ieri, al quale sono state aggiunte le due linee tratteggiate: quella viola che simula la crescita del PIL, dal 2015, del 3,5% annuo; e la linea tratteggiata verde che simula la crescita del PIL del 2.5%. Nel primo caso, cioè in caso di crescita del 3.5%, l'Italia recupererà i 327 miliardi di PIL andati in fumo solo nel 2024, cioè tra dieci anni. Nel secondo caso, essendo inferiore il tasso previsto (2.5%), il recupero avverrà solo nel 2034: tra venti anni. Ovviamente, in tutto questo periodo si dovranno evitare, come la peste bubbonica, tutte le crisi che dovessero manifestarsi.
E' possibile qualcosa del genere? No.
E non lo è per il semplice motivo che il paese, da almeno trentina di anni, sta conoscendo tassi di crescita via via sempre più bassi, e ora si ritrova in una posizione di stallo che lascia supporre che, nel prossimo prossimo futuro, l'Italia, nella migliore delle ipotesi, si troverà ad alternare periodi di recessione con altrettanti periodi di stagnazione in un percorso fortemente distruttivo. Il tutto, considerando anche la distruzione economica intervenuta in questo periodi di crisi e altri fattori demografici che comunque condannano l'Italia.
Il grafico che segue lo avevamo già proposto qualche giorno fa e credo che sia estremamente pertinente con quanto sopra affermato.

Sarebbe carino se qualcuno facesse conoscere a Renzi questa breve riflessione, e che magari lo facesse quando farnetica di fantomatiche riprese che non potranno realizzarsi. Giusto per fargli capire che il mondo gira da tutt'altra parte.
