- Pubblicato Lunedì, 19 Agosto 2013 08:39
- Scritto da Elisabetta Bonora
Saturn and Titan - W00083747-48-39
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44
Dopo il suggestivo mosaico del 19 luglio 2013, in cui la Cassini ha ripreso Saturno e il suo sistema di anelli, la sonda della NASA ha scattato altre incantevoli foto al pianeta ed alle sue lune.
L'immagine in apertura è una nostra elaborazione delle riprese dell'11 agosto 2013 con i filtri RGB della Wide Angle Camera, quando la sonda si trovava ad una distanza di circa 1.715.000 chilometri da Saturno: il contorno di Titano è delineato come fosse un gioiello dietro il gigante pianeta in primo piano.
Titano è stato ripreso, invece, più da vicino il 15 agosto 2013 con la Narrow Angle Camera da una distanza di circa 2.225.000 chilometri.
Le foto sono state scattate con diversi filtri, dall'infrarosso agli ultravioletto.
Nel mosaico seguente abbiamo assemblato i vari risultati: a sinistra in alto, uno stack di tre scatti ottenuti con il filtro infrarosso CB3 (938 N); sotto a sinistra, una foto in UV3 (340W); a destra in alto, una composizione in natural color con i filtri red, green e blue; a destra in basso, una composizione con i filtri red, green e UV3.
Titan 15 Aug 2013 multi-filters view
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44
Le riprese combinate sono particolarmente interessanti perché mettono in evidenza le caratteristche e i cambiamenti dell'atmosfera della luna.
Ad esempio, da maggio 2012, ci siamo abituati a vedere Titano con un vistosovortice al polo sud che in questi scatti è appena percepibile (se osservate attentamente il polo sud della luna, noterete una leggera zona più luminosa).
In base all'angolo di visuale, è chiaro che il polo sud di Titano rimane un po' nascosto. Tuttavia, scorrendo velocemente tutti gli scatti a disposizione dell'evento, ci sembra di notare che il vortice si sia un parzialmente ridotto negli ultimi mesi e sia meno vistoso, oppure potrebbe essere sceso leggermente di quota.
Dai i suoi 300 chilometri di altezza, infatti, ha sempre avuto un profilo ben definito, rispetto alle ultime foto.
Bisognerà però aspettare qualche informazione in più per capire se è realmente così o se si tratta solo di un effetto ottico dovuto a diverse inquadrature.