Di Isa Milk
La Luna aveva da sempre sentito parlare del Sole. Alberi, uccelli, nuvole, stelle e lo stesso vento, solitamente sardonico verso ogni argomento melenso, elogiavano il Sole. Sembrava quasi donare incondizionatamente gioia e speranza. Metteva tutti di buon umore. Regalava momenti di spensieratezza, lasciando alla luna e alla sera, soprattutto, ogni pensiero. Ogni ansia o demonio.
Così, una notte, la luna decise di scendere sulla terra. Chiese alle foglie di poter raccogliere lei stessa l’acqua dal pozzo che avrebbe portato un grande acquazzone il giorno seguente. Così facendo avrebbe aspettato il giorno e visto, per un attimo, il Sole.
All’alba restò accecata dal bagliore e la maestosità solare, che da sempre aveva provato ad immaginare con insuccesso.
“Luna bella, quanta fatica mi costa amarti come ti amo! T’ho amata prima ancora di incontrarti, quando mi consolavo sapendo che il cuore mio serviva colei con cui sono condannato a dividere l’immensità del cielo, per l’eternità”
MORALE: Così alcuni uomini si innamorano per desiderio. Altri, invece, sono destinati a servire un Amore.