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La lunga camminata

Da Near_miss
Ovvero 'The Long Walk', un evento culturale/sportivo che ci ha visti coinvolti sabato scorso senza quasi che ce ne rendessimo conto.A volte capita di trovarsi in situazioni impensabili, soprattutto nel nostro caso, in cui da 'novelli Melbourniensi' tendiamo a considerarci ancora poco parte di questa città, e questa è una di quelle.Grazie ad un collega di Carlo, infatti, siamo stati invitati a partecipare alla suddetta 'Long Walk' ... Long che?? Ok, vediamo un pò cos'è sta Long Walk insomma.. Piccola ricerca su internet: la LW è una charity, ovvero un'organizzazione di beneficenza, ispirata dalla lunga marcia da Melbourne a Canberra portata a termine da Michael Long, un ex giocatore di football australiano aborigeno.Il motivo? Ricordare all'allora primo ministro J.Howard che le popolazioni aborigene non andavano dimenticate assieme a tutti i problemi a cui spesso le loro comunità vanno incontro. La cosa BELLISSIMA, leggendo questa storia, è la partecipazione della gente. Moltissime persone, indigene e non, si sono uniti a Michael lungo i 650km del tragitto fino a Canberra. Chi per un'ora, chi per qualche giorno, chi per tutto il percorso. La mobilitazione di aborigeni e non, gli uni accanto agli altri, è stato un messaggio di speranza per il futuro: migliorare si può, basta volerlo.Da questa prima 'Long Walk' sono nate altre numerose iniziative, volte sempre a risvegliare le coscienze sulle tematiche dei veri figli di questa terra.Negli ultimi anni, l'evento principale è diventato il cosiddetto 'Dreamtime at the 'G'.Il 'G', ovvero l'MCG è lo stadio più grande d'Australia (con ben 100.000 posti!) e i suoi fari sono i più alti al mondo. La cosa curiosa per noi abituati ai nostri campi da calcio rettangolari, è che essendo nato come un campo da cricket e ora utlizzato anche dalle squadre di football australiano, è...tondo! O meglio, ovaleggiante.. La Long Walk si è quindi snodata da Federation Square procedendo lungo il Birrarung Marr fino al 'G a cui è seguito il match di football Richmond-Essendon. Michael Long giocava appunto per l'Essendon.E così, alle 4.30 di un tiepido pomeriggio autunnale (uno dei pochi di questi giorni, arrgghh) ci siamo ritrovati a Federation Square assieme a tantissima altra gente. Sul palco sotto il mega schermo su cui campeggiava la scritta ' Celebrating over 50,000 years of stories' (Celebrando più di 50.000 anni di storie*), si esibiva una band vivace e colorata, i Coloured Stone (un pilastro della scena rock aborigena) e la folla attorno a noi, fra cui moltissimi aborigeni, cantava a gran voce le parole delle loro canzoni.
La lunga camminataDa notare i colori imperanti: rosso, nero e giallo. Sono i colori della bandiera aborigena, dove il colore nero rappresenta la loro popolazione, il rosso è la terra (o l'ocra 'tipico' di una buona fetta del suolo australiano) e la relazione spirituale degli aborigeni con essa, e infine il giallo che simboleggia il sole, che protegge e dà vita.Una bandiera bellissima.La lunga camminataMa tornando a noi... siamo stati riforniti di magliette...La lunga camminataLa lunga camminata...ed è continuata l'attesa, mentre il sole ci salutava e la piazza continuava a riempirsi..La lunga camminataPoi finalmente ci siamo incamminati e pochi minuti dopo, già potevamo scorgere le luci dello stadio in lontananza:-)La lunga camminataUna volta arrivati, è ricominciata l'attesa, questa volta nei 'sotterranei' dello stadio. Essendo in veste di 'marshalls' (addetti al 'traffico' più o meno) eravamo praticamente in prima fila... Ecco un fiume di magliette arancio in paziente (?) attesa...La lunga camminataEd ecco Michael Long in persona!! Pronto per uscire sul campo... Io però ero anche attratta dalle cuffie assurde dell'assistente:-/ Spaziali a dir poco! hihi..La lunga camminataE infine eccolo! Lo stadio in tutto il suo splendore (anzi, visto che i fari erano spenti, magari non era proprio tutto tutto il suo splendore..). E l'adrenalina in picchiata....La lunga camminataPer primo è uscito Michael, che ha salutato la folla, poi è stata la volta di ballerini e musicisti...e di noi!!! Ok, nessuno ci guardava di striscio ovviamente, ma la sensazione è stata incredibile. A luci più o meno spente e in mezzo a una folla di persone, mi sono (ma penso di poter parlare tranquillamente al plurare) sentita minuscola e persino osservata! sensazione assurda. Emozione fortissima.E poi pensavo...certo che, la maggior parte degli abitanti di Melbourne non ha mai messo piede sulla verde erbetta del loro MCG...e io che mi sono trasferita solo da pochi mesi, sono qua, in piedi, a godermi questo spettacolo incredibile!  La lunga camminataPoi la musica e le danze sono terminate, i fari si sono accessi e noi ci siamo accomodati fra i 'comuni' spettatori (:-p), per assistere alla partita.Prima dell'inizio però, ecco un mega poster di supporto al Richmond (le cd. tigers) 'Trasformiamo il tempo dei sogni in realtà'La lunga camminataE infine via col match! Strano, moooolto strano assistere ad una partita su un campo rotondo, quasi quasi non sai bene da che parte guardare... Poi io non è che ci capisco molto di calcio, quello australiano ancora meno, anche se mi hanno spiegato più volte le regole. Carlo invece ci capiva un pò di più e mi ha preso in giro ad ogni buona occasione.. 'ma dove stai guardando??' 'Guardo i giocatori! Tiè!' hihi La lunga camminataNon potevano mancare le cibarie da stadio per riprenderci un pò dalle emozioni vissute... E così, birra, patatine (ottime) e pizza (hmm... lasciava parecchio a desidere...)La lunga camminataMa la cosa che ho trovato più interessante ancora della partita e dei ragazzoni impegnati a giocarla, è stata...LA FOLLA DI TIFOSI! Sono veramente loro i protagonisti e l'anima della partita. Senza i loro canti, i loro boati addirittura, vivaci ma sempre rispettosi, non sarebbe stata la stessa cosa.E c'erano tifosi di tutte le età e di tutte le nazionalità. Uno spettacolo nello spettacolo...Questi addirittura hanno gentilmente posato per una foto - thank you guys!La lunga camminataLa lunga camminata
No, non siamo rimasti fino alla fine. La serata ancora relativamente tiepida richiedeva una passeggiata per la città stranamente tranquilla. Che silenzio al confronto con lo stadio!Appena usciti siamo rimasti a dir poco stupiti nel vedere gruppi di ragazzini e e un pò meno ragazzini che giocavano sui prati con la tipica palla da football australiano. Così, al buio. Forse per sognare un pò di essere anche loro al centro di quel celebre stadio...
Più in là silenzio. Pochissime persone. Sembrava che la città fosse ammutolita solo per noi. Non accade sempre, anzi..
Lì vicino, sempre lungo la sponda del fiume, ci sono alcune giostre, fra cui una ruota panoramica. Quasi tutta per noi anch'essa. Da lassù, la città sembra una foresta luminosa e ingioiellata. Bellissima, quasi commovente nel suo abito da sera.La lunga camminataLa lunga camminataLa lunga camminataLa lunga camminataE per finire, neanche a farlo apposta, un richiamo ai nostri paeselli, nel bel mezzo di una metropoli.Campane. Campanelle. Quelle che da noi rintoccano a ogni ora e che qui sono invisibili e silenziose. A testa in giù e non solo perchè siamo dall'altra parte del mondo, ma perchè anche noi ci sentiamo a volte un pò 'sottosopra'.La lunga camminataFederation Bells
*I sogni a cui si fa riferimento sopra fanno riferimento alla creazione secondo le credenze aborigene.Per chi volesse approfondire il tema, affascinante, consiglio vivamente di acquistare o prendere in prestito dalla biblioteca un libro che tratta questo tema (ma non solo, anzi, direi che è una profonda analisi dello spirito nomadico e viaggiatore nell'uomo). Il titolo è 'La via dei canti' di Bruce Chatwin.
Ringrazio ancora la prof di italiano delle medie che me lo consigliò parecchi anni fa. L'ho fatto leggere anche a Carlo ed è subito schizzato in cima alla sua lista di libri preferiti. Sono certa che non dispiacerà nemmeno a voi.

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