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La Lunga Marcia

Creato il 16 marzo 2011 da Gloutchov

La Lunga MarciaQuesto è lo Stephen King che più apprezzo. Quello dei primi tempi, quando scriveva racconti, magari non perfetti, ma pieni di passione e cuore. La Lunga Marcia è probabilmente il romanzo principe se consideriamo le caratteristiche che ho citato. Trama lineare, finale "così come deve essere", contenuto che potrebbe sembrare superficiale ma che, in realtà scava a fondo in una società che punta al moderno senza però mai distogliere gli occhi verso alcuni fondamenti della loro storia.Una corsa, un premio incredibile, niente soste, niente cibo, neppure la possibilità di desistere è contemplata. Chi parte ha solo due opportunità: vincere o morire tentando. Non c'è pietà in questo sport estremo. Non c'è un Dio che ti può salvare. Ci sei solo tu, corridore, che metti in gioco la tua vita per il premio assoluto.Ma che altro può essere, questa marcia, se non una rappresentazione della nostra stessa vita? Non possiamo arrenderci perché non c'è possibilità di resa. Siamo gettati su questo mondo senza istruzioni per l'uso. Dobbiamo arrangiarci e, ogni errore lo paghiamo caro. In gioco c'è il nostro benessere e il nostro stesso destino. In ballo c'è la nostra stessa esistenza. Proprio come in questa Lunga Marcia. Bellissimo racconto. Che vorrei rileggere presto.


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