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La lunga morte dello Zombie ubriaco

Creato il 01 novembre 2011 da Marcar

Non è un titolaccio per un pessimo film horror. Esattamente è quel che sta accadendo al capitalismo mondiale. Se ne stanno accorgendo sempre più persone e spesso testimoniano questa loro convinzione in televisione o tramite la Rete.

Lo scriviamo da tanto: il Capitalismo è morto ma non è sepolto: si agita e continua a nutrirsi delle sue vittime, aiutato dalla schiera di servi che si ritrova. Politici, finanzieri, banchieri, gestori e padroni delle elite mondiali, delle grandi famiglie...

A noi restano i sorrisetti idioti e un po' imbarazzati degli stessi professorini, i profeti fasulli del neo-liberismo che, dopo il loro più che evidente fallimento, pretenderebbe di dettare anche le ricette per uscire dall'ennesima, e di certo non ultima, crisi. Secondo costoro non avremmo nulla di meglio che ristorare le avide banche, pagare il debito tramite sacrifici che disastreranno il mercato interno e il tessuto sociale ed economico di noi tutti, e solo per... continuare ad indebitarci ancora.

Se non è follia questa! Fanno da contraltare a queste pietose e flaccide figure da teleschermo o da aula universitaria, i nostri patetici politici: vera Destra e finta Sinistra (quella vera è nelle strade, nei circoli sociali, nelle scuole ed università, nei sindacati di opposizione, nelle liste di perenni disoccupati o sotto-occupati, nei lavoratori sempre più sfruttati, nei pensionati al minimo, nei molti che dicono NO!) che si affannano a convincerci che la dimostrazione data dalla civilissima e purtroppo lontanissima Islanda non è percorribile...

Facce di merda, stronzi puzzolenti e mentitori, vili escrementi della ragione che forse un tempo li animava e sosteneva... Vigliacchi che mentono sapendo di mentire, assassini potenziali del nostro futuro. Nel nostro passato, incarnano i carcerieri di una società che ha pagato, finora, e mai preso, che ha sostenuto solo e soltanto i profitti di quel 10% che detiene il 90% della ricchezza nazionale.

Si dice che se il PIL mondiale equivale a 1 - la massa cricolante di titoli e crediti equivalga a 8. Capite dunque che l'unica cosa da non fare è proprio pagare il debito pubblico a banche e banchieri.

E dopo, uscire da questa finta unione europea, riappropriarci delle garanzie costituzionali, del diritto di battere moneta, di regolare esattamente come uno stato sovrano l'economia, magari dopo aver nazionalizzato banche e industria strategica.

A quel punto, il fantomatico debito sparirà e parliamo di quello in mano agli istituti bancari interni, ormai gestiti dalla comunità. Quel poco in mano ai piccoli investitori potrà essere facilmente ristorato, e quello in mano a banche e investitori esteri, rinegoziato; quindi pagato senza interessi o non pagato.

Dato che lo sfruttamento selvaggio dell'uomo sull'uomo va abolito per legge, ancor di più andrà abolito lo sfruttamento della finanza internazionale sui milioni di uomini e donne strangolati da questa follia.

Ma lo Zombie del Capitalismo non è solo affamato ma anche ubriaco e i suoi miasmi mefitici stanno indebolendo le facoltà intellettive di una gran parte di vittime consapevoli che si agitano e chiacchierano molto, sfilano in corteo, protestano e non fanno l'unica cosa veramente indispensabile: creare un organismo politico che dall'interno delle istituzioni faccia esattamente quel che le istituzioni islandesi hanno già fatto.

I vari libertari di nome e di fatto, si diano una mossa invece di continuare a limitarsi ad una sterile protesta formale. La vera rivoluzione si fa dopo una normalissima tornata elettorale e rappresentando bene il modello alternativo a questo sfacelo ad una popolazione che non ne può più ma non vede via d'uscita. Ed è questo il vero pericolo: cercare di abbattere un portone di ferro a capocciate, invece che usare la chiave. E il cervello, ovviamente.

Speriamo che dopo questa deflagrante provocazione non ci chiudano il blog! Tutto è ammesso, perfino fanculizzare qualche burattino di merda, ma ragionare... Cribbio, questo sì che è sovversivo!


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