Giunse su ali mormoranti piano,
il cielo in fiamme e le stelle piangevano,
fosco ‘l tuono urlava da lontano
all’orizzonte l’alba crebbe nera.
Tetre nubi dipingono man mano
di ceneri quell’infinita sera,
ferita e sanguinante. Tutto è vano.
Nemmeno la speranza risolleva.
Giunse la lunga notte silenziosa.
Esalando il suo ultimo respiro
l’alba si spense. Nessuno più osa
muovere un passo. Eppure il destino
esigendo l’azione non riposa.
Pur senza sosta, è lento il declino.