La sparata di Grillo sull’abolizione dei sindacati può sorprendere soltanto chi non segue sul web l’attività delle comunità che, direttamente o indirettamente, si ispirano al novello Savonarola barbuto. Chi sta dietro questi gruppi non è dato sapere, ma è facile supporre che ci siano i famosi “influencer” della premiata ditta Casaleggio-Grillo. Scorrendo i post dei miei pochi amici grillini, ne ho contati una decina: oltre al “Noi voteremo il M5S di Beppe Grillo”, “Il Puttanaio”, “Rivoluzione Anticasta”, “Politici corrotti, confisca dei beni e carcere”, “ Fuori da questa Unione europea”, “Non c’è niente di speciale ad essere normale”, “Vi presento l’ergastolo-l’Ottavo nano”etc. Che messi insieme totalizzano circa 350 mila “mi piace”. Il che fa presumere che i messaggi via post potrebbero raggiungere milioni di utenti di F.B.
Ad avviare la discussione sui post pubblicati sono quasi sempre le stesse persone: i famosi “influencer” arruolati dalla Casaleggio che, secondo il fuoriuscito Favia, potrebbero essere migliaia. Le discussioni, oltre a diffondere le bufale, servono ad accendere gli animi attraverso un crescendo di insulti che è facile a chiunque verificare visitando i siti delle comunità.
I post sono frutto di elaborazioni testuali e fotografiche (dalle più semplici alle più raffinate che utilizzano Photoshop) ottenute quasi sempre manipolando i fatti ovvero inventando avvenimenti di sana pianta. Mi ha particolarmente colpito un post apparso in questi giorni (sottoriprodotto) e cioè a ridosso della sparata di Grillo sui sindacati (una coincidenza?). La foto è sapientemente costruita: vi compaiono ex segretari generali di federazioni/confederazioni sindacali che hanno ricoperto (Del Turco e Bertinotti) o ricoprono la carica di parlamentare (gli altri). Di fianco l’elegante scritta “La minchia nel pugno”, di sotto “ compagno tu lavori e io magno” e al centro “ Vita da ex sindacalista: fino a € 14.000 al mese”. Siamo in presenza di una maldestra manipolazione della realtà per indurre chi guarda il post a credere che un ex sindacalista può arrivare a guadagnare quella cifra. Si omette volutamente la circostanza che a 14.000 € si può arrivare soltanto sommando la pensione di sindacalista (chi la percepisce) e l’indennità/vitalizio parlamentare (chi li percepisce). In realtà la retribuzione (e quindi anche la pensione) di un segretario generale di confederazione è ben al di sotto di quella cifra: lo stipendio degli ultimi tre segretari della CGIL è di circa 3.500 € mensili ( chi vuol verificare può cercare sul web cliccando “Retribuzione della Camusso”) e di conseguenza la pensione (nella migliore delle ipotesi:sistema retributivo con 40 anni di anzianità e con gli ultimi 10 anni con la stessa retribuzione) si aggirerà intorno a 3.000 €. Ma per gli influencer di Grillo la verità conta poco. L’obiettivo è far credere che i sindacalisti (come i politici) sono dei parassiti che fanno la vita dei nababbi alle nostre spalle. E a leggere i commenti l’obiettivo è pienamente raggiunto: per chi volesse deliziarsi basta cercare su F.b. “Il Puttanaio”.
*********
Giustamente ci indigniamo e reagiamo alle infamie di quella “Macchina del Fango” berlusconiana che fa capo al “Giornale” e ai rotocalchi di famiglia. Ma parliamo di decine di migliaia di lettori che leggono quella stampa. Sul web Grillo e Casaleggio hanno armato una potentissima “Macchina del Fango” capace di raggiungere milioni di persone con le bugie e l’inganno. E purtroppo il PD (non parlo degli altri partiti di sinistra che il problema neanche se lo pongono: e si vede quanto crescono nei consensi) continua a non comprendere che la vera battaglia campale oggi si combatte in rete e noi non siamo attrezzati a vincerla. La televisione e la carta stampata raggiungono complessivamente 12 milioni di persone, il web 29 milioni. E di questi svariati milioni sono giovani delle classi 1995, 1994, 1993, 1992, 1991, quelli cioè che non votarono nel 2008. Quindi proviamo a contrastare Grillo andando in rete con la pancia a terra perché lì “c’è carne e sangue veri di decine di milioni di persone”. Stiamo sul territorio, stiamo nelle fabbriche e negli uffici ma per favore stiamo anche sul web perché oggi ad essere decisivo è il web. So che il partito sta formando 2000 giovani: bene, destini parte di questi giovani a combattere il miserabile populismo di Grillo. Si può fare e si può vincere.
fonte: http://www.facebook.com/notes/raffaele-padrut/la-macchina-del-fango-della-premiata-casaleggio-grillo/491676677545958