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La Madonna della Ceriola nel Duomo di Fidenza
Creato il 30 gennaio 2016 da Ambrogio Ponzi @lucecoloreIl 2 febbraio, quaranta giorni dopo Natale, la Chiesa Cattolica ricorre la Festa della Presentazione di Gesù, anche detta “Festa delle luci“ e tradizionalmente celebrata con il rito della processione e benedizione delle candele (da cui il termine “candelora”).
La “Festa delle luci” ebbe origine in Oriente per estendersi, a partire dal VI secolo, a Roma come evoluzione dell’antica festa romana dei Lupercali ed in occidente assorbendo una varietà di riti pagani di metà inverno e risveglio della natura.
Fino alla recente riforma del calendario liturgico questa festa si chiamava “festa della Purificazione della SS. Vergine Maria“, ponendo l’accento sulla tradizione ebraica secondo la quale, a 40 giorni dal parto, la donna doveva recarsi al Tempio per purificarsi. La festa della purificazione e presentazione del Signore chiude il periodo delle celebrazioni natalizie ed apre il cammino verso la Pasqua. Nell'immagine conservata nel Duomo di Fidenza la Madonna ed il Bambino sono collocati su uno sfondo di alberi spogli con evidente riferimento al ciclo agreste/vegetativo di celebrazione della fine dell'inverno e dell'inizio della primavera. La ricorrenza può assumere nomi diversi a seconda delle regioni, come Candelaia, Siriola, Zariola o Ceriola come appunto viene, forse erroneamente chiamata, la Madonna del XVI secolo nel nostro Duomo. Nel dialetto borghigiano: sariola. Ma lasciamo ai più esperti una miglior interpretazione sia dell'immagine sia dei termini linguistici popolari.
Da sito web Museo del Duomo
Il dipinto, oggetto di molta devozione popolare, raffigura la Madre seduta con il Figlio in grembo davanti a due alberi tratteggiati con molto naturalismo.
Oggi è riparato da un cristallo, ma nel Cinquecento era incorniciata da una pregevole ancona lignea dorata (inv. L1).
GG