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La madonna di Custonaci

Creato il 02 settembre 2013 da Marcella

Si è ripetuto la settimana scorsa, come da tradizione, lo sbarco dell’effigie della Madonna di Custonaci su litorale di Cornino.sbarco del quadro

La cerimonia ricostruisce il leggendario arrivo nella cittadina dei marmi del miracoloso quadro alla fine del 16° secolo quando una nave trovò scampo al mare in tempesta presso la cala Buguto.barca

Qui i marinai costruirono una cappella in onore di quella che fu da allora chiamata la Madonna di Custonaci e che oggi è la patrona della cittadina e anche di Erice e Valderice.

Alla cerimonia hanno partecipato centinaia di fedeli dalla riva ma anche dal mare a bordo di barche e gommoni.

Un po’ di storia….

La venerazione di Maria SS. di Custonaci fu certamente incoraggiata dal Clero ericino, che non era ancora riuscito a emulare il culto pagano per la Dea Venere.

Fino a che punto il Clero cattolico di allora abbia contribuito a creare la storia stessa della Madonna di Custonaci in alternativa alla divinità pagana, da cui ereditò alcuni cerimoniali che consentirono più agevolmente di riqualificare il sentimento religioso collettivo, non è dato sapere, pur esistendo, in merito, diverse congetture.

Tra Fede e Leggenda…..

Il culto della Madonna di Custonaci è antichissimo e tuttora resta immerso nel mistero.

Una leggenda, tramandata per diverse generazioni, narra di una nave francese proveniente da Alessandria d’Egitto, facente rotta verso il porto di Marsiglia, che durante la navigazione, in prossimità delle Isole Egadi, fu colta dal brutto tempo. Infatti, poco dopo si scatenò una violenta tormenta e la nave, quindi, si trovò in balia delle onde, in procinto di rovesciarsi.

L’unica fonte di salvezza per i marinai era un miracolo!!!

I marinai in preda alla disperazione andarono giù nella stiva, dove tra il carico, vi era un quadro raffigurante la Madonna; essi s’inginocchiarono e iniziarono a pregare, facendo voto alla Vergine Maria che se fossero scampati alla tempesta, avrebbero donato il quadro agli abitanti della terra in cui sarebbero approdati incolumi.

Subito dopo le onde cominciarono a placarsi, il temporale si allontano e la nave nel frattempo poté giungere, fra mille peripezie, nei pressi di Cala Buguto alle pendici di Monte Cofano, odierna Baia Cornino.

I marinai scampati alla tempesta approdarono sul litorale e per onorare la promessa fatta, scelsero il luogo dove costruire una piccola chiesetta all’interno della quale custodire il miracoloso quadro della Vergine.

Nel frattempo alcuni abitanti della vicina frazione di Custonaci alla vista della nave supponendo un’incursione da parte dei saraceni, si precipitarono per difendere il litorale, ma trovarono gli uomini di mare francesi gioiosi per lo scampato naufragio.

Gli abitanti dissuasero i naviganti dal costruire una chiesetta in quel posto e di trasportare l’immagine nella vicina cappella rupestre dedicata all’Immacolata, ubicata in prossima della collina di Custonaci, per essere meglio custodita e venerata, considerando che il litorale era frequentemente oggetto d’invasioni da parte dei Saraceni che facevano razzie di ogni genere lungo le coste.

I Marinai sentendo quelle valide motivazioni affidarono il quadro agli abitanti locali e ripresero il loro viaggio.

Il quadro fu posto su di un carro trainato dai buoi per essere trasportato nella vicina collinetta di Custonaci.

Si racconta che durante il tragitto, giunti nelle vicinanze della cappella rupestre i buoi, essendo assetati ed esausti per la fatica si fermarono non volendo più ripartire.

A quel punto iniziò a sgorgare dell’acqua dal terreno.

Quel posto tuttora esistente è chiamato “Pozzo della Madonna”.

pozzo della madonna di custnaci

pozzo della madonna di custnaci

I buoi dissetati ripartirono raggiungendo la soprastante cappelletta dove fu risposto il quadro. Da quel giorno la Sacra Immagine prese il titolo di “Maria di Custonaci”.

Non si sanno quali e quante grazie l’immagine abbia concesso, la tradizione ci tramanda due singolari miracoli avvenuti proprio all’arrivo del quadro nel territorio di Custonaci, ex frazione di Erice.

Il primo episodio straordinario riguarda un uomo zoppo il quale avendo saputo dell’arrivo del quadro miracoloso, desideroso di venerare la Celeste Signora, volle supportare anche lui il quadro per il trasporto dalla spiaggia alla vicina collinetta di Custonaci, ma ecco il miracolo: appena si addossò il sacro peso, si trovò immediatamente guarito.

Il secondo fatto miracoloso, invece, riguarda un giovane proveniente dalla città di Salemi, sordo muto dalla nascita, che si trovava, all’arrivo del quadro, nei pressi di Cala Buguto. Vedendo quell’inaspettato evento volle anche lui partecipare e rimase quasi elettrizzato dei gioiosi “EVVIVA” che gli abitanti gridavano alla Celeste Signora. Spinto anch’egli da un travolgente impeto gridò “EVVIVA MARIA” con voce chiara e il suo handicap scomparve.

Ancora oggi nella rievocazione storica dello Sbarco i fedeli gridano “Evviva Viva Maria Santissima di Custonaci Viva”.

Per il gran numero dei miracoli e delle grazie ottenute il culto per Maria di Custonaci si è esteso ovunque negli anni successivi.

La Madonna è diventato il valore attorno al quale i Custonacesi si riconoscono come comunità e costruiscono la loro autonomia da Erice, entrando spesso in conflitto con la Città capoluogo proprio per il diritto di proprietà del quadro della Madonna, la cui venerazione si diffuse in tutto il territorio circostante, tanto che la Madonna di Custonaci è Matrona della stessa Erice, di Favignana e lo è stata anche di Trapani.

L’originaria cappella in cui fu posta la Madonna, fu restaurata ed ingrandita nel 1575 (inizio della costruzione del Santuario) come testimonia la campana principale datata 1577.chiesa dell'immacolata a custonaci

Nei secoli successivi sarà continuata l’opera di costruzione del Duomo-Santuario, ultimata alla fine del secolo scorso.

Nel 1572 ebbero inizio le festività annuali in onore di Maria SS. di Custonaci con un pellegrinaggio da Custonaci a Erice dove veniva portato il simulacro in spalla.images

Questi trasporti avvennero, oltre che per le festività, per scongiurare le calamità naturali, come siccità, peste, cavallette, epidemie.

Ad ogni trasporto, però, il simulacro veniva trattenuto ad Erice per lunghi periodi ed in alcune circostanze anche per anni, suscitando controversie con i Custonacesi, più volte degenerate in rappresaglie, tanto che, dopo circa quattro secoli, si pose fine a questi trasporti. Infatti nell’immediato dopoguerra una sentenza della Corte di Cassazione decretava l’inamovibilità del quadro la cui vetustà sconsigliava i lunghi trasporti onde evitare eventuali danni al simulacro, come già era avvenuto in diversi trasporti precedenti ed in particolare nell’ultimo.

Ad Erice viene custodita e venerata una copia.

Festeggiamenti in onore della Madonna di Custonaci…..

Secondo le fonti storiche i primi festeggiamenti in Onore alla Madonna di Custonaci risalgono al 1572, per decenni le manifestazioni religiose si sono svolte l’otto Dicembre in occasione dell’Immacolata Concezione.

Solo nel 1752 con l’ottenimento dell’Incoronazione della Madonna, avvenuta il giorno 28 Agosto, per merito d’antichità, di culto speciale o di operati prodigi, la Festa venne spostata a questo mese.

Negli anni successivi divenne consuetudine che le celebrazioni si svolgessero negli ultimi giorni di Agosto, finché Papa Pio VI approvò l’Officio e la Messa propria di N.S. di Custonaci, che fu resa esecutiva da Monsignor Ugo Pepè, stabilendo nell’ultimo Mercoledì di Agosto il giorno delle cerimonie religiose e dichiarandolo festivo in tutto il territorio di Monte San Giuliano, ed insignendola a Patrona Principalissima ed avvocata singolare del popolo ericino.

Giuseppe Pitrè, il più importante raccoglitore e studioso di tradizioni popolari del 1900, annovera la Festa in Onore di Maria Santissima di Custonaci tra le più importanti Feste Patronali della Sicilia, dove ne fa ampia descrizione nel libro “Feste patronali in Sicilia” Palermo 1900.

I festeggiamenti si sono susseguiti per secoli fino ai nostri giorni.

L’attuale solennità è strutturata secondo la tradizione, in 4 giorni iniziando dalla Domenica antecedente l’ultimo Mercoledì di Agosto, con un susseguirsi di momenti religiosi, manifestazioni socio culturali, artistiche, folkloristiche e sportive.

La domenica quindi, dà l’avvio, alla festa con delle Sfilate da Piazza Sperone a Piazza Municipio di Carretti Siciliani, riccamente addobbati, e di gruppi folkloristici provenienti da diverse parti del Mondo, con distribuzione di Miliddi e Vino durante il percorso, a seguire l’esibizione dei gruppi folk al Festival Internazionale del Folklore Musichee Danze dal Mondo.

Il Lunedì la manifestazione predominante è la rievocazione storica dello sbarco dell’Immagine di Maria a Cala Buguto (Baia Cornino), con un susseguirsi di suggestivi canti religiosi e popolari, e di pirotecnici giochi d’artificio, a seguire il Quadro viene portato in processione fino al Santuario di Custonaci preceduto da una lunga fiaccolata formata da centinaia di fedeli molti dei quali a piedi scalzi.processione a custonaci

Il Martedì solitamente è tradizione allestire dei carri allegorici i cosiddetti “Personaggi”, raffiguranti episodi biblici o legati alla storia della Madonna di Custonaci, o in alternativa uno spettacolo musicale. Il Mercoledì è il giorno Solenne dedicato strettamente all’evento religioso, con vari momenti di preghiera che culmina con la Processione Solenne per le vie Cittadine della Sacra e Miracolosa Immagine di Maria Santissima di Custonaci, infine dopo circa 5 ore di processione il Quadro fa rientro in Santuario.


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