La Madonna sul carro di letame,una leggenda a Piano di Sorrento

Creato il 03 ottobre 2012 da Luigiderosa @Luigi2006
MARIANNA E BARTOLO LONGO
Pompei e le opere pompeiane

 di Beatrice Immediata 
ISBN 8831539456
pagine 208 € 15,50

Domenica 7 ottobre ore 19.15
presso la chiesa di Santa Teresa
in Piano di Sorrento
presentazione del saggio
Marianna a Bartolo Longo, sarà presente
la scrittrice Beatrice Immediata,intrattenimento della Corale Elpis diretta dal Maestro Giuseppe Masi.
Quello di Beatrice Immediata  è un saggio avvincente che al ritmo e alla suspance di un romanzo di avventura coniuga l'alto contenuto di un saggio religioso di grande spessore. Due sono i protagonisti del testo, una donna la Contessa Marianna De Fusco che non si lasciò conquistare , come molti al suo posto, dalla ricchezza, ma anzi, sui suoi terreni volle costruire fasbbriche religiose per i poveri e i diseredati,perchè più di ogni altra cosa era la Fede padrona del suo animo e  dall'altra Bartolo Longo, giurista napoletano, all'inizio anticlericale e addirittura vicino al satanismo che ad un certo punto della sua vita scoprì la forza del Rosario. Come potete evincere da queste prime informazioni, due figure singolari e originalissime che incontrandosi scoprirono affinità comuni e soprattutto ebbero la forza e il coraggio di realizzare un sogno che tutti noi oggi possiamo ammirare:
il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei.
"(...) la missione a Valle di Pompei stava per concludersi.Occorreva un quadro della Madonna perchè i missionari, che avevano predicato la missione,l'avrebbero lasciato come impegno alla gente di raccogliersi alla sera davanti all'immagine della Madonna e recitare il Rosario.Bartolo si recò a Napoli per acquistare un quadro.In via Toledo incontrò padre Radente  che gli suggerì  di andare al Conservatorio del Rosario di Portamedina e di chiedere, a suo nome, a suor Maria Concetta De Litala un veccchio quadro della Madonna che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima. Bartolo seguì il suggerimento, ma fu moto deluso  quando la suora gli mostrò l'opera : una tela divorata dalle tarme e logorata dal tempo.
L'avvocato pensò subito di rifiutare l'offeta , ma infine accettò per l'insistenza della suora.(...) Angelo Tortora che trasportava letame dalle stalle di Napoli con l'intento di venderlo come concime, ai contadini che operavano nei campi della zona agricola di Pompei si offrì di trasportarlo, così su un carro di letame fu trasportata la Madonna che arrivò a Pompei il 13 novembre 1875.L'anno successivo una dodicenne di nome Clorinda , giudicata inguaribile da un luminare come Antonio Cardarelli, chiese la grazia alla Madonna del quadro e guarì, cominciò così una straordinaria leggenda di Fede che continua ancor oggi.
a cura di Luigi De Rosa

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