Torna a far danni ^_^ Guillermo Del Toro, uno dei miei cineasti preferiti, questa volta però solo in veste di produttore. Innamoratosi di un breve corto intitolato “Mamà” di Andres Muschietti e di sua sorella Barbara, Del Toro ha deciso di produrre un film ispirato a quel breve filmato (lo potete trovare a fine post con tanto di sottotitoli) che ne conservasse il forte impatto emotivo e l’originalità visiva pur approfondendone la trama appena accennata.
Il film in questione, che esce nelle nostre sale cinematografiche questo 21 Marzo, si intitola “La Madre“ (Mama) e devo ammettere che visto in lingua originale mi ha abbastanza terrorizzato. “L’amore di una madre è per sempre” recita la locandina del film e mai promessa (o minaccia) fu più vera. Come scoprirete…
TRAMA:
Un uomo, vittima della crisi, in preda ad un raptus omicida uccide prima i suoi due soci al lavoro poi, recatosi a casa, uccide la moglie e carica in macchina le sue due figliolette di 3 e 1 anno. Disperato e senza una meta l’uomo accelera fino a sbandare su un tornante. L’incidente non uccide nè lui nè le figlie e i 3 si incamminano in un bosco innevato. Trovata fortunosamente una vecchia baracca, l’uomo vi si intrufola e accende un fuoco, poi ancora preda dei suoi demoni interiori decide di uccidere le figlie e poi uccidersi. Ma quando sta per sparare alla figlia maggiore qualcosa interviene…Passano cinque anni e non si hanno notizie nè dell’uomo nè delle sue due figliolette Victoria e Lilly. Contro ogni previsione lo zio dell bambine, Lucas (Nikolaj Coster-Waldau già visto nello splendido Game of Thrones dove interpreta Jaime Lannister) pittore di dubbio successo che convive con la fidanzata rockettara Annabel (la candidata all’Oscar Jessica Chastain) , continua a sovvenzionare la ricerca delle nipoti. Incredibilmente le bambine vengono ritrovate vive. Per 5 anni hanno vissuto sole in un rifugio fatiscente in piena montagna. Desideroso di avere con se le nipoti Lucas accetta di trasferirsi insieme alla fidanzata e alle bambine, traumatizzate e regredite ad uno stato quasi bestiale, in una casa messa a disposizione dal terapeuta delle piccole. Presto Annabel, che non ha mai desiderato essere madre, si ritrova a dover badare alle piccole che mostrano sempre più strani comportamenti e che parlano di una certa “mama” con cui avrebbero vissuto nel bosco. Ma con loro non c’era nessuno, di questo tutti sono convinti…o forse no? Presto strani sussurri iniziano ad echeggiare per la casa e una terribile presenza si fa sempre più concreta. Una madre non abbandona mai i suoi figli…
Se volete un consiglio, durante la visione tenete d’occhio le farfalle (le simbologie si sprecano)…Commento estemporaneo: la cara Mama non mi ha spaventato quanto la piccola di casa. Dovrebbero darle l’Oscar tanto dava i brividi *_*