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La mafia dei tassinari abusivi a Fiumicino. Nel paese del "non possiamo farci niente"

Creato il 04 maggio 2014 da Romafaschifo


Ieri mentre lo Stato Italiano, allo Stadio Olimpico, dichiarava al mondo di essere molto, ma molto meno autorevole di Genny 'a Carogna, dall'altra parte della città (in realtà in tutta la città) la legalità e il rispetto subivano un altro durissimo colpo.
Arriviamo tardi agli arrivi internazionali di Fiumicino dopo una vacanza nell'Europa dell'Est. La sensazione è immediatamente, al di là dei pregiudizi, che nel pieno dell'Europa dell'Est (ma di trent'anni fa) ci sia Roma. Ma sorvoliamo sull'incapacità di gestire anche la riconsegna di un passeggino per quanto riguarda Aeroporti di Roma e torniamo all'uscita degli Arrivi. La cosa strana - rispetto al solito - è che di fronte all'anfiteatro di tassinari abusivi che cercano il pollo da spennare ci siano due bei Carabinieri. Ed è proprio di fronte ai Carabinieri che, facendo la solita faccia finto-spaesata, che ricevono una profferta di un "big taxi" (avendo moglie, bambina, passeggino e bagagli al seguito). Alché inizio a cercare l'attenzione dei militari che facevano finta di niente. Dopo un po intervengono ed è a quel punto che l'abusivo (li riconoscete all'uscita degli arrivi internazionali, hanno al collo dei tesserini fake, ridicoli. E delle facce da avanzi di galera: sono tutti pregiudicati, quando i loro interessi vengono toccati non si sono astenuti dal picchiare e quant'altro) comincia a inveire. Mi urla ad un millimetro dalla faccia, offende mia moglie e mia figlia costringendo - miracolo - i Carabinieri ad intervenire. 
Lui sa benissimo due cose: la prima è che nessuno gli farà nulla; la seconda è che i Carabinieri sono dalla sua parte. Tutti sanno come funzionano le cose in questa porzione di aeroporto che Aeroporti di Roma, chissà perché, ha regalato alla camorra che lavora alla grande in combutta con vigilantes e forze dell'ordine. Insomma, con i Carabinieri a cercare di calmarlo (e con tutti gli altri abusivi che intanto erano usciti fuori e scappati per non rimanere invischiati nella scena) l'abusivo mi guarda negli occhi e mi annuncia che mi aspetterà fuori. Chiedo ai Carabinieri se neppure di fronte a delle esplicite minacce avrebbero deciso di tralasciare e mi rassicurano "ci pensiamo noi". Vi risultano arresti ieri sera a Fiumicino? A me no...

Usciamo, saliamo sul taxi regolare il fila, il tassista ci spiega che loro "non possono fare niente"; che le forze dell'ordine "non possono fare niente" e che anzi sono colluse con quella mafia; che quella gente "non si può toccare" e che, giustamente a dire il vero, lui paga le tasse e a fronte di quelle vuole uno Stato che lo tuteli, non vuole mettersi lui con o senza i suoi colleghi a fare la rivoluzione. 

Chiedo come mai la sua Cooperativa o il suo sindacato non propone ad Aeroporti di Roma di piazzare e pagare due vigilantes fissi alle uscite: basterebbero quelli per eliminare il problema. AdR potrebbe rifiutare la collaborazione? Le forze dell'ordine potrebbero farlo? Gli interessi sono enormi, ma appaiono inscalfibili perché nessuno ha mai tentato di scalfirli. E così quattro facce da cretini avanzi di galera si possono impadronire di un aeroporto intercontinentale. Non perché loro siano chissà quali astuti criminali o quali pericolosi mafiosi, ma semplicemente perché nessuno si sbatte per cacciarli via. Inutile dire che tutto è ripreso da telecamere, tutto il giorno tutti i giorni. 

Non esiste nulla di paragonabile in nessun aeroporto del mondo. Un racket che tutti conoscono, da anni, e rispetto al quale si interviene solo con misure spot e pubblicitarie, volte esattamente a non risolvere un problema che, evidentemente, dà soddisfazioni alle tasche di molti. Esattamente come funziona la mafia. Chissà cosa ne pensa Ethiad, la compagnia araba che sta per acquisire Alitalia...

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