Quando Alejandro Finisterre inventò il Calcio Balilla probabilmente non immaginava il successo che avrebbe avuto il suo gioco. E quando lunedì scorso mi hanno proposto una partitella io non potevo immaginare a cosa sarei andato incontro. Ero titubante. Ma un paio di amici hanno comprato in società un Calcio Balilla professionale. E lo trasportano in giro. Un Calcio Balilla itinerante, una sfida infinita: dalla piazza del paese sino al giardino di casa mia. Un torneo continuo, una serie di sconfitte (tante) e vittorie (pochissime). Non esiste niente di più social: giocano donne e uomini, bambini e anziani. Non si può rullare e sono vietati i ganci. Non ricordavo quanto fosse divertente una partita: il tempo scorre veloce, le palline entrano in porta, il calcetto è in pendenza ma si continua fra sfottò e risate, fra rimonte e risultati a sorpresa. Una droga, una magia.
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COMMENTI (1)
Inviato il 02 settembre a 08:28
è veramente una magia!!!