Foto © 2014 Giovy
La magia del treno notturno... sembra quasi il titolo di una favola e, in effetti, potrebbe esserlo. Sono tornata da Vienna da qualche giorno e ho ancora la testa piena di pensieri che si intersecano, di itinerari vissuti e di emozioni colte lungo la strada. Ho pensato di cominciare a raccontare il viaggio verso l'Austria proprio dal mezzo che ci ha portati lì: il treno notturno OBB da Venezia a Vienna.Mi era già capitato un sacco di volte di viaggiare di notte e, per di più, l'avevo fatto standomene rannicchiata sul sedile di un normalissimo scompartimento di seconda classe del treno DB Bahn che portava da Verona a Monaco. Mi ricordo alla perfezione certe albe, tra l'Austria e la Baviera, e quella sensazione che tutto attorno a me si muovesse anche quando scendevo dal treno.
Sere fa mi sentivo emozionata quando, a Venezia, ho visto il treno che ci avrebbe portati dritti nella capitale Austriaca.
Tutto era perfettamente in ordine e pulito e ogni vagone-letto aveva il suo referente. Come spesso mi accade, nessuno ha minimamente provato a parlarmi in Italiano. Mein Gesicht spricht Deutsch... la mia faccia parla tedesco e così è stato anche quella sera.
Arrivati nel nostro scompartimento, io e Gian siamo stati piacevolmente sorpresi dai welcome kit offerti a tutti i viaggiatori dei vagoni letto: vino, acqua, dolcetti e tutto il necessario per lavarsi (sapone, asciugamano di cotone, ciabatte e acqua potabile per lavarsi i denti).
Viaggio sul treno notturno OBB Venezia - Vienna
Lo scompartimento era composto da 3 sedili, due dei quali scompaiono quando vengono aperti i letti. E' comodo per due, forse un po' strettino per tre persone... ma si può fare.
Il viaggio Venezia-Vienna dura 11 ore: non sono tutte ore di viaggio. In alcune stazioni il treno resta fermo un bel po'.
Avviso a tutti i viaggiatori tecnologici: nel vagone-letto c'è solo una presa della corrente! Partiti carichi.
Il bello dei treni notturni è che sali da una parte e come per magia ti risvegli in un mondo nuovo. Sarà per questo che mi sono sempre piaciuti tanto... mi sembrano la versione su rotaia del Tardis del Doctor Who.
I letti del treno OBB per Vienna erano davvero comodi, equipaggiati di lenzuola di cotone e di un bel piumone che ci ha avvolti nella notte.
Certo, dormire in treno a volte sembra un'impresa ma io adoro tutto quel movimento che sembra cullare i viaggiatori e dire loro "tranquilli, ci penso io a portarvi a destinazione".
Io e Gian ci siamo svegliati verso le 6 e ricordo il passaggio dalla stazione di Linz.
Poco dopo la nostra responsabile di vagone ci ha chiuso i letti, per permetterci di sederci, e ci ha portato la colazione. Per chi viaggia in vagone-letto e cuccetta è compresa nel prezzo e ci vuole proprio per rendere migliore il risveglio!
Io e Gian ci sentivamo un po' come Poirot e il suo amico Capitano Hastings, durante qualcuno dei loro viaggi in treno. Già, a me viaggiare in treno ricorda momenti distanti del passato e gradisco davvero molto tuffarmi in un viaggio così.
Poco dopo colazione, eravamo ormai alle porte di Vienna... così, come per magia.
Ci eravamo addormentati in Italia e ci siamo svegliati in Austria.
Non ho nulla contro gli aerei, anzi... ma devo ammettere che per esplorare il Vecchio Continente, tempo permettendo, preferisco di gran lunga spostamenti su rotaia.
E' come se tutto lo spazio che il treno percorre si prendesse per mano e formasse una rete capace di tener saldo il viaggiatore. E' come se avessimo mille e più amici lungo la nostra strada e percorressimo questa via lasciando che ognuno ci porga la sua mano e, come per magia, ci faccia arrivare a destinazione senza fatica.