Sole e pioggia contribuiscono all'alternarsi dei giorni, mentre l'aria afosa è divenuta ormai una costante delle nostre giornate, assieme alle molte ore passate in biblioteca per preparare esami da dare in Italia, a pause studio che si allungano assieme alle ombre al levarsi del sole quando il tempo è gradevole.
"Come in Italia?", direte voi, freschi freschi (spero anche climaticamente). Il diritto non è (e non sarà mai) una scienza esatta, le leggi della quale rimangono le medesime a prescindere dal paese in cui le si studia, e la sfortunata categoria di giuristi in Erasmus è costretta a prendere le mosse dal fatto che ogni paese è libero (o quasi) di determinare il proprio ordinamento giuridico; data la diversità di disciplina e di istituti, senza scendere nei dettagli, qui possiamo quindi sostenere solo determinati esami (tra gli altri soprattutto diritto internazionale e comunitario), mentre se vogliamo farne altri dobbiamo tornare in Italia (scelta libera e indipendente, ma imposta dalla volontà/necessità di laurearsi presto!). Io, Montaje e C-Man abbiamo scelto di tornare in Italia a inizio giugno per sostenere esami differenti, ma attinenti alla stessa area giuridica: diritto amministrativo, il diritto della pubblica amministrazione e dei suoi rapporti coi cittadini, il potere amministrativo definito esecutivo in tempi montesquieauni (la maggior parte dei giuristi a questo punto, solo a sentirne il nome, storce spontaneamente il naso, compresi i nostri Kommilitonen tedeschi). Poi finalmente potremo dedicarci alla ...pazza gioia, dando gli esami in tedesco!Ragionevolezza in un'ottica lungimirante o stupidità secondo una prospettiva immediata? Staremo a vedere...;)
Pulchra vobis;)





