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Ci sono alcune cose che non scriverò mai nella tesi, ma che sarebbero davvero curiose e ogni tanto mi chiedo anche se non sarebbero più interessanti di quello che sto scrivendo poi davvero…
Non ricordo se ne ho già parlato ma le mia dissertation si occupa di The Turn of the Screw, sia la novella di James, che l’opera teatrale del compositore inglese Benjamin Britten. Una delle prime cose che salta agli occhi analizzando la nascita delle due opere è questa:
Poco prima di iniziare a scrivere The Turn, James per ragioni mediche dovette abbandonare l’abitudine di scrivere a mano le sue opere, comprò una macchina da scrivere, per l’epoca un acquisto altamente teconologico, e dovette assumere qualcuno a cui iniziò a dettare le sue opere. Mi permetto di aggiungere una curiosità dal taglio femminista… All’inizio assunse un uomo per questo delicato compito, poi quando capì che una donna gli sarebbe costata meno, decise che una presenza femminile sarebbe stata più adeguata.
Nel1953-4 Benjamin Britten aveva già ricevuto la commissione per una nuova opera dalla Biennale di Venezia, e si apprestava a scrivere, ma dovette interrompere per un po’ il lavoro a causa di una borsite che lo costrinse al riposo assoluto, e che fu la causa della cancellazione di molti concerti che lo vedevano anche in veste di direttore d’orchestra.
Ora, non so voi che ne pensate, ma io sono un po’ più guardinga in questo periodo e faccio attenzione a non sollevare pesi eccessivi e non fare movimenti bruschi con le braccia…