Resti della tavoletta ritrovata a East Farleigh
e parziale trascrizione della stessa
Attualmente la tavoletta è all'esame di uno specialista dell'Università di Oxford ed appare estremamente fragile. Gli esperti ritengono che sia stata utilizzata dai Romani per invocare maledizioni nei confronti di coloro che erano stati accusati di furto ed altri misfatti. Tavolette del genere sono state ritrovate un pò in tutta Europa, accanto a tombe, sorgenti o pozzi.
Il dottor Roger Tomlin, docente di storia romana al Wolfson College di Oxford ed autorità nel campo delle iscrizioni romane, ha potuto esaminare la tavoletta per quattro giorni, e ritiene che sia stata incisa nel III secolo d.C.. "Sono state spesso trovate delle liste di nomi, sulle tavolette. - Ha spiegato. - A volte queste liste accompagnano una denuncia di furto al cospetto di una divinità e il nome dei sospettati del furto in questione".
Questi nomi e le maledizioni che li accompagnano dimostrano, tra le altre cose, che i Romani furono i primi abitanti della Gran Bretagna a saper leggere e scrivere e che queste tavolette sono i primi documenti scritti della vita nell'antica Britannia.
Solo sei dei 14 nomi citati nella tavoletta sono leggibili. Si tratta dei nomi romani di Sacratus, Constitutus, Costantino e Memorianus. Ci sono anche due nomi celtici, Atrectus e Atidenus. Il dottor Tomlin spera che ne siano decifrati altri dopo il lavoro di pulizia a cui verrà sottoposta la tavoletta. Ha, inoltre, aggiunto che la tavoletta è sicuramente un prodotto della comunità locale.