Il Progetto Invitro è un progetto pilota per incentivare nei bambini sin da piccolissimi l’amore per i libri e la lettura. Un progetto bellissimo e importante, che per ora riguarda cinque province (Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa) più la mia regione, l’Umbria.
Ecco, in genere qui le novità arrivano sempre per ultimo, invece stavolta no.
In che cosa consiste? In una serie di eventi per i più piccini certamente, ma anche nella divulgazione materiale di libri selezionati. Ad esempio ad ogni step di crescita il pediatra della Asl regala libri. A me è successo alla visita di controllo di un anno ed Emma, che è ossessionata dai libricini, glieli ha strappati di mano riservandogli un raro, per il pediatra, sorriso.
Ovviamente la diffusione continua in scuole e istituti per l’infanzia tramite progetti e forniture di materiali, e questo mi sembra bellissimo. Naturalmente si tratta di libri selezionati attentamente e divisi per fasce di età, accattivanti e ben presentati.
Piccoli lettori di domani crescono.
Una vera fortuna poterne usufruire.
Bello, no?
Accade però che in sede di comitato di gestione del nido (Ricordate? Sono rappresentate dei genitori classe lattanti. HIP HIP HURRA'!!) esce fuori che un genitore ha fatto una protesta formale che dura da un po’, ma che per fortuna non ha trovato terreno fertile, sull’inadeguatezza di un testo fornito proprio dal progetto e che è stato scodellato senza tante ulteriori spiegazioni all’asilo. In fondo, trattasi sempre di un libro per bambini fascia 0-3, mica di Hegel.
E di che libro si tratta, vi chiederete voi?
L’infanzia di Cicciolina illustrata?
La guida allo scaccolamento del naso?
Scambisti di ciucci?
No, questo: Il libro della famiglie di Todd Parr.
Ad una prima visione sembra innocuo, però se lo guardate bene bene vi renderete conto della sua pericolosità sociale. Un libro infimo e strisciante, che afferma in maniera diretta e non controvertibile che tutte le famiglie, qualunque sia la loro composizione sono ugualmente piene d’amore.
Ma proprio tutte le famiglie.
Alcune famiglie sono grandi, alcune famiglie sono piccole, in alcune famiglie tutti hanno lo stesso colore, in altre hanno tutti colori diversi, ma si amano e abbracciano tutte. Alcune sono vicine, altre lontane, alcune hanno solo la mamma o solo il papà, altre due mamme o due papà. Ma si amano tutte.
Capite bene che questo è un messaggio assolutamente non idoneo a bambini piccoli ed innocenti, è un indottrinamento bello e buono.
Perdincibaccolina.
Tanto più che una educatrice si è sentita in dovere di dire (scatenando l’ira mia e delle mie colleghe che sono grandiose, voglio dirlo) che alla rimostranza del genitore aveva risposto di non conoscere il contenuto del libro, ma che ora che lo sa non lo condivide.
Che poi è un libro per bambini, mica I peccati di Peyton Place. Che mai potrebbe esserci scritto? Anche se non aveva letto, non è che poteva esserci qualcosa di scabroso?
Ah, già. Siamo un paese cattolico.
Sì sì.
E per fortuna che dello stesso autore maledetto non è stato proprosto il più scabroso Il libro dell’amore, altrimenti chissà cosa sarebbe successo.
Ironia a parte, mi rendo conto che non è facile essere genitore, ma più in genere non è facile proprio essere umani senzienti ed intelligenti. Aiutare i nostri figli a crescere è compito nostro ed è impossibile non cercare di plasmarli secondo le idee e concetti che riteniamo più opportuni per farli diventare grandi nel modo giusto.
Appunto.
Chissà cosa avrebbe pensato quel genitore se gli fosse stato imposto il tanto vituperato dai media gioco del rispetto triestino?
Ma soprattutto, chissà se questo genitore fa vedere ai propri figli i Teletubbies.
Tante coccoleeeeeeeeeeee!