Magazine Diario personale

La mamma e… il fungo

Da Aquilanonvedente

FungoPorcinoIn queste settimane di dieta forzata mi sono tornati alla mente diversi episodi della mia vita legati al cibo.

Eh sì, perché se uno non si limita soltanto a ingurgitare sguaiatamente, il cibo rappresenta un legame con le persone che ci stanno intorno, con il nostro territorio, con le persone che vi lavorano…

Il cibo è cultura, è arte, non è manipolazione di sostanze in maniera più o meno anonima.

Il cibo è vita.

Ebbene, un episodio in particolare mi è tornato prepotentemente alla memoria.

Per tanti anni, fino a quando mia madre è stata lucida e in grado di provvedere a sé stessa e agli altri, verso il periodo settembre-ottobre andavamo sulle nostre montagne appenniniche a fare scorta di funghi. Una puntatina in alta Valtrebbia, a volte anche due, io e lei soltanto, come fosse un appuntamento nostro: partenza al pomeriggio e ritorno a casa alla sera.

Nei paesini montani si cercavano i negozi che vendevano funghi, quelli raccolti nei boschi, mica quelli coltivati.

Torriglia

Cassette di funghi di ogni tipo e dimensione facevano bella mostra per le vie di paese. Mia madre evitava con cura quelli già confezionati e si recava presso il suo “negozio di fiducia”. Lì faceva scorta di funghi. Ma…

Ma alla fine comprava sempre un grosso fungo porcino, dicendo: “Questo è per stasera“.

Si tornava a casa avvolti dal profumo dei nostri acquisti, con mio padre che frignava per la fame e che in genere aveva già preparato la tavola (“Per portarsi avanti…” diceva).

Allora mia madre si metteva alle pentole: metà di quel fungo era destinato al sugo per la pasta (la “pastasciutta”); l’altra metà finiva impanato e cucinato in padella.

Il profumo che si sprigionava per la casa era inimmaginabile, ma forse non era soltanto il profumo del fungo, ma quello della famiglia, della serenità, della tranquillità.

Ecco, così, semplicemente finiva la nostra puntatina in montagna. A volte il viaggio si ripeteva una seconda volta, con lo stesso finale (sempre alquanto gradito). Ora, che posso aggiungere? Mi mancano (e non parlo dei funghi). Rino Gaetano – Ad esempio a me piace il sud

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