Magazine Psicologia
Quando ciascuno di noi nasce è un essere spirituale integro. Dopo pochi mesi comincia il lento e inesorabile processo di 'mistificazione': questo si può fare, quello no.
"Devi essere come ti diciamo noi, altrimenti non ti accetteremo e anche gli altri non ti accetteranno". Al nuovo nato via via viene spiegato come funziona il mondo del grande mascheramento, della grande illusione.Gli viene anche fatto intendere che lui è un essere insignificante, capace di nulla e bisognoso di tutto.A spiegarglielo sono le persone da cui dipende per tutte le sue esigenze. Ben presto la Verità che si portava dietro come essere spirituale viene messa da parte e dimenticata.
Tanti giovani per via di questo meccanismo soffrono di un bassa autostima che si traduce in una vita piuttosto misera, da tutti i punti di vista, dal momento che sono le loro convinzioni a determinare la loro realtà.
La persona che ha dimenticato totalmente il suo valore non ha più punti di riferimento. E allora si affida a quello che di lui dicono gli altri. Dice Osho: tu non sai chi sei, eppure credi ciecamente al giudizio che altri (altrettanto ignoranti di se stessi) danno di te. Quindi cedi completamente il tuo potere agli altri, che nella migliore delle ipotesi non ti conoscono affatto. Ma possono anche dare giudizi su di te in modo da manipolarti, perché tu faccia quello che vogliono loro.
Se cominci a fare meditazione, a stare lunghi periodi seduto in silenzio, osserverai che la mente è attraversata incessantemente da mille pensieri. Continuando ad osservare i pensieri e a lasciarli andare senza giudicarli, prima o poi il flusso s’indebolisce.Arriva quindi il momento in cui per pochi secondi , per un attimo, non ci sono più pensieri: la mente è 'in pausa'. In quel momento sei in contatto con la tua vera essenza. E’ la beatitudine. E’ l’esperienza del Divino.A quel punto sai chi sei; i giudizi degli altri da quel momento in poi non hanno più alcun valore.
Una volta che hai capito che sei parte dell'Essere Divinonon t'importa nulla se gli altri ti criticano o se ti acclamano. Non hai alcun bisogno di farti grande agli occhi altrui, perché sai bene che è un'idea insensata. Né ti lasci lusingare dagli adulatori/manipolatori: non ne hai più bisogno.
Questa scoperta non conduce a una superbia fuori luogo, bensì a una grande umiltà. Sai la verità: questo è tutto. E non hai più bisogno di niente.