La manovra economica approvata la scorsa settimana è servita per colpire ancora più duramente le forme di energia pulita, nella nazione che potrebbe dare il via alla rivoluzione energetica.
Mancano gli incentivi che darebbe linfa al settore energetico. A dichiararlo i deputati del Pd, che nonostante le smentite dei ministri Prestigiacomo e Romani, evidenziano un taglio netto per le fonti alternative.
Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Partito Democratico:Ancora una volta il governo ha prospettato un taglio consistente alle rinnovabili, che proprio non riesce a vedere come un settore strategico per la nostra economia e per il futuro del nostro Paese.
Salvatore Tomaselli, membro della commissione Industria, Attività Produttive di Palazzo Madama:Il testo della manovra inviato al Quirinale contiene tagli del 30% di tutti gli incentivi che gravano sulle bollette di elettricità e gas a partire dal 2012.
Pronto ad appoggiare la Prestigiacomo in casi di dimissioni è Francesco Boccia, mentre per Andrea Lulli il taglio alle rinnovabili sacrifica l'economia italiana su un settore in pieno sviluppo.