La manovra Monti passa al Senato. Sarà Legge
257 voti a favore e 41 contrari. Di Pietro: ‘Furbate da prima repubblica’
Adesso la manovra denominata ‘Salva Italia‘ è Legge dello Stato. Ieri è giunto pure l’ok da parte del Senato che ha approvato il dl (su cui il governo aveva posto la fiducia) con 257 voti a favore e 41 contrari. Il presidnete del consilio Mario Monti ha espresso enorme soddisfazione per il lasciapassare ottenuto dal Parlamento. A favore hanno votato Pdl, Pd, Terzo polo, Coesione nazionale e Mpa. Contrari Idv, Lega nord, Svp e Uv.
Insomma dopo il rigore e l’equità è la volta dello sviluppo, terza parola d’ordine delle gestione Monti. ‘Occorre passare a una fase organica di riforme di cui abbiamo già messo semi, come ad per esempio in tema liberalizzazioni‘, ha dichiarato il presidente del cnsiglio ‘Voglio affermare che il governo lavorerà con attenzione su tutti i suggerimenti, anche provenienti da studi autorevoli‘.
In arrivo dunque ‘liberalizzazioni, ma anche agevolazioni fiscali a famiglie e imprese‘. Inoltre, secondo Monti ‘c’è molta cooperazione tra governo e partiti, più di quanto si veda all’esterno. Voglio affermare che il governo lavorerà con attenzione su tutti i suggerimenti, anche provenienti da studi autorevoli‘.
Crtiche sono state espresse dal leader idv Antonio Di Pietro, che così scrive sul proprio blog: ‘Le decisioni importanti non vengono prese con trasparenza in Parlamento, ma negli incontri riservati tra il governo e i notabili dei partiti, che si vedono al di fuori dalle sedi istituzionali, nelle sagrestie, per accordarsi e barattare quel che più conviene a ciascun partito.
Questi sono rituali da prima repubblica. C’è l’apparenza, con una maggioranza trasversale che sostiene il governo tecnico. E poi c’è la sostanza: questa realtà invisibile che lavora dietro le quinte e toglie ogni ruolo al Parlamento e al governo‘.