La marcia (pre-pasquale) dei pinguini

Da Silbietta @silbi_etta

Toh, e’ primavera.
Difficile accorgersene dando uno sguardo alle previsioni del tempo.
Lo so.
E’ una cosa comune un po’ a tutti ultimamente, non solo dalle mie parti.
Solo che continuo a non capacitarmi dei 2, -2, 0 gradi che mi stanno accompagnando nell’ultima settimana.
Anche la neve (pochina da noi per fortuna).


Ma è il freddo che proprio non si sopporta.
E quel vento gelido, tipico di gennaio,
che ti attacca fronte e naso e ti fa lacrimare senza interruzione.
Che io non me l’aspettavo più.
Cioè ero più che preparata al cielo grigio, alle piogge improvvise.
Ma avevo anche pronte le ballerine.
E mi è toccato ripiegare nuovamente sugli stivali pelosoni.
Il primo sintomo del freddo che non ti aspetti?
Il raffreddore del secolo.
Uno starnuto ogni 10-15 secondi, a raffica, senza possibilità di interruzione.
Vojo morì.
I fiori piantati da poco in giardino, porelli, resistono stoici (ma un filo ammosciati).

Aspettare il bus alla fermata e’ una di quelle imprese da eroi.
E allora passiamo le giornate chiusi in casa, al caldo della nostra casuccia.
Certo, poi devi uscire per riprendere Sara a scuola e ti viene un colpo…
Insomma, e’ una settimana particolarmente intensa questa.
Per il freddo, certo.

Ma anche per gli ultimi impegni scolastici di Sara prima delle lunghe vacanze di fine term (a questo proposito: come mi organizzo per sopravvivere a 14 giorni con lei??).
Le sue tre serate di musical (domani finisce alle 20.30…sto già pensando con una punta di ansia al gelo che prenderemo al ritorno alla fermata del bus….).
Ho come l’impressione che giovedì sera andrò a dormire assai presto…
E ora via, a sistemare le ultime cose prima di uscire ad affrontare di nuovo il gelo.
Ma per la “prima” teatrale di tua figlia questo e altro.


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