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Grazie ragazzi, grazie per l'incitamento, grazie Livo per le bellissime foto, gli amici servono anche a questo, io l'ho sempre detto alla tu' mamma:- pensaci, diodiddio pensaci, non lo fare, ci sono già tanti testa a cacciucco per il mondo, non importa venire a Livorno per incontrarli, e invece lei dura t'ha voluto scodellare.
Però anche il tu' poero babbo quel testa di cernia poteva fare anche a meno, era tanto impegnato con la pipa, invece no, ma scusa non poteva comprare dei biscottini di Prato e un pò di vin santo e inzupparlo lì? Ma oramai il danno è fatto, comunque è vero, l'ho pure scritto, non c'è due senza tre, cancello anche questo blog, l'abbuio etc. ma ho poi cambiato idea, non l'ho cancellato del tutto ma quasi,
ora è rinnovato, possiamo dire che ho mantenuto la parola, non si puo ?
Però che bella idea, sai quanto ci si potrebbe divertire, potrei ricominciare da piccino quando tutto era in bianco e nero, e la rete? sieh! la rete, a quei giorni c'era quella da pesca e i diari si tenevano su un quadernone a righe.
Mi rammento di quando la tu' nonna in tutte le maniera voleva andare alla spiaggia della Marina a fà la naturalista, poera donna come l'era rintronata, cominciava la mattina con le prove in casa.. non ho mai capito perchè non l'avete mai portata sulla spiaggia, sai che spettacolino.
Però quel cencio in capo poteva metterselo da un'altra parte, ah già.. l'insolazione
Certo eran bei tempi, oh se era più moderna lei che tante di quelle veline odierne, mi ricordo quando passava per il corso eran tutti lì coll'occhi di fori, non ne ho mai capito il perchè,
Certo era ginnica, pensare a quei tempiE il tu' poero nonno con quel bischero di tu pa' al lido della Marina..io lo sapevo, lo vedevo sempre pensieroso anche lui aspettava con ansia il lieto evento, diceva sempre:- ma non ne bastava uno di Livio, ma guardatevi lì se questo bischero ora ne fà un'altro, chissà come mai ì tu' babbo ne trovò il tempo, non mi risulta che fosse stato un gran pescatore e poi di solito chi fuma la pipa è sempre così impegnato a tirare, accendere e spegnere.
Ma se quel giorno la tua mammina avesse spinto su quella manina
Nel mentre ti spunta il primo dentino c'è già chi impenna cor motorino.
Sono nato malfidato lo so, un ci posso fare più di tanto, faccio difficoltà a diventare amico di quarcuno ( per i bischeri di turno, quarcuno e via discorrendo non sono errori grammaticali è il vernaolo, che sarebbe la Bibbia di Livorno) sarà perchè dio sempre quello che penso dal davanti, la gente il più delle volte gli garba essè presa dal di dietro, benino ma sempre dar didietro.
Vabbene che uno pòle nascere simpatico, un'antro generoso, uno cor genio dell'artista, un'antro altruista ma che tutte queste doti vadano a finire in una sola persona.. via ragazzi.. non ci posso credere! A me mi garba scrivere in vernaolo, è la mì lingua, lo faccio per me stesso a ruota libera senza tanti peli sulla lingua, poi quando parlo Cecinese che sarebbe differente dal Livornese sto di morto bene, come un muggine in bocca d'Arno
Nel ber mezzo degli anni 70 quando ero poco più di un bamboretto stavo di casa alla Marina, c'è una sola Marina con la emme maiuscola in Toscana, è quella di Cecina.
Avevo solo due grandissime passioni, il motorino e andà a " omissis" a pescà.
Stavo di casa in via dell'Acciuga, la prima traversa a destra di via della Spigola, la mì camera e dava pratiamente proprio sul corso centrale,la finestra davanti era sulla via dello struscio mentre quella di dietro dava su il lungo Marina, il chè l'era una cosa strategia, bastava che m'affacciassi da una parte o da quell'altra per sapè in dove andà a"omissis" pescà. C'erano diversi appostamenti validi, sulli scogli, nella pinetina sul mare o a ì porto in bocca d'Arno, a secondo ser mare era troppo incavolato oppure no.
Che piovesse o tirasse vento fosse estate o inverno come potevo.. una vorta ar giorno mì mettevo ì mì giubbottino da pottino raccattavo le mì carabattole e andavo in giro cor mì bel motorino rosso tutto stubato con la modifica monza 60 in cerca di "omissis" pescà. La modifia a quei giorni era una cosa assai importante, serviva ad avere un'accellerazione bruciante nel caso qualche malintenzionato ti rincorresse o ti tirasse dietro una sassaiola.
Quante belle giornate passate a guardare i "omissis" pescatori, io stavo sempre lì zitto a guardarli sulli scogli o sui pontili...per imparare bene bene come facevano.
Io mì accontentavo di pescà qualche saraghina, invece loro tiravan su d'ogni cosa, spigole, occhiate e delle sarpe.. con delle..ah le sarpe... eran troppo difficili per me a quei tempi, oh, un c'era ì verso di allamarle nemmeno con ì portafogli.
Un giorno ero appartato che m'ero messo a "omissis" pescà fra le bue delli scogli vicino ad un vecchio pescatore, lui pescava con la sua rete io "omissis" pescavo a fondo con la mì canna, non ci si dava punta noia, lanciavo la lenza meglio che potevo, la infilavo nell'anfratti fra gli scogli che parevo un minatore cileno, il mare quel giorno era agitato, non facevo in tempo a buttare la lenza che dopo pòho la tornava indietro, e io via via rilanciavo sempre con più forza più lontano.
Non sbagliavo un lanciata ero proprio un bel pescatorino, la canna l'avevo posizionata ar bacio, alla lenza avevo messo un "omissis"amo novo di pacca, ad un certo momento allamo una bella orata, piano piano fra un cavallone e un'altro la recupero stando attento a che la un mi scappasse.
Ci misi più di un'ora per avvicinarla, praticamente ero già siùro di "omissis" pescà una bella orata.
S'era trovato una bella buca io e la mia orata, ma avevo fatto i conti senza l'oste!
Dopo poco ti vedo sbùare da una tana sottacqua un testone come d'una anguilla gigante, ma grossa grossa eh! io gigante a quella maniera lì ' non l'avevo vista mai.
Poi dopo parti'... la trans i-tò a velocità costante sopra la mì canna, ci mise quasi cinque minuti quel bestione a passare tutto, era un grongo, una specie d'anguilla gigantesca, sarà stata tre metri, io non lo sapevo che esistessero quei serponi di mare alla Marina.
Con gli occhi di fori continuavo a dire: unn'è possibile.. un ci posso credere..unn'è possibile
Stetti lì impotente a guardare passare quel traghetto sopra la mì canna ... poi tirai sù ... l'orata era sparita, stravolto sortiì fuori dalli scogli e guardai ìl pescatore... lui mi guardò fisso e disse:
-bimbooo com'è èhèhèh, non te la prendere tanto ci sono più "omissis" a Livorno che pecore in
maremma. Maremma delle maremme bone gli dissi, avevo sull'amo"omissis" un'orata mia una pecora! Il giorno dopo andai a comprare un'amo dell'uno con il reggi d'acciaio e una sacchettata di baini, durai più di una settimana ad andare tutti i giorni sulli scogli, ma quel grongo quel buhailo un s'è più visto.
Oggi non è più la marina di una volta è cambiato tutto, botteghe cinesi, drappi rossi sulle terrazze, la speculazione ha mutato l'ambiente, però delle belle cose sono rimaste e altre nuove si sono bene integrate nella costa dgli etruschi, delle volte penso.. ma se fossi uno straniero, per esempio uno del nord, uno svizzero o u tedesco o un belga che non vede mai il sole ma che Marina vedrei?
Per esempio il Parco di Rimigliano nei pressi di San Vincenzo fino al golfo di Baratti
http://www.marivacafe.it/
e le bianche spiaggie di Rosignano, altro che Caraibi, Whisky and Soda, soprattutto soda Solvay
Campiglia Marittima, Populonia, Massa Maritima, Suvereto, Montescudaio, Riparbella Casale Marittino, Castagneto Carducci, Bolgheri, e chi se ne ricorda..e il vino? ahia sassi di qui ornella di là, tutto aia e il morellino? via via, turisti più o meno brhiai il votsro posto è qui.
basta, basta, sto divagando troppo non finirei più, non devo fare un post sulla costa degli Etruschi e il suo entroterra, ci penserà qualcun altro, per adesso mi limito a farci un saltarello almeno così potrò fare un controllino alla Marina quella di Cecina si intende.., in fin dei conti volevo solo raccontare una storiella di quelle che più meno in tanti hanno vissuto da piccini, io livo e il dottore
di sicuro
ciao bischero, salutami quel rintronato di tu pa'
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