Miles Morales, il nuovo ultimate Spider-Man
Non molto tempo fa Axel Alonso, editor-in-chief della Marvel, interrogato riguardo la propensione della casa delle idee a valorizzare minoranze etniche e diversità, propensione che in seguito alla recente ondata di chiusure (ondata di chiusure che ha lasciato il panorama editoriale delle offerte targate Marvel privo di una testata la cui titolare fosse una donna con superpoteri) sembrava essersi prepotentemente ridimensionata, rispondeva:
"Credo che appaia evidente che il nostro impegno a valorizzare le diversità rimane sempre costante, e lo è ormai da molto tempo. Black Panther ha avuto una sua serie mensile per almeno otto anni, ed è certo che si troverà il modo di renderlo di nuovo protagonista nel 2012, Luke Cage è stato uno dei personaggi principali dei Vendicatori di Bendis, e il ruolo di Shang Chi durante gli eventi Spider-Island rappresenta solo un assaggio delle cose a venire - e questi sono solo i primi tre personaggi che mi sono venuti in mente... e non abbiamo smesso di provare. Oltre a Miles Morales dell'ultimate universe (il nuovo Spider-Man), nell'universo Marvel abbiamo introdotto una vasta varietà di personaggi rappresentanti di culture molto diverso tra loro, personaggi come gli Zapata Brothers, sulle pagine di Moon Knight e Deadpool Team-Up; Reptil su Avengers Academy; Coldmoon e Dragonfire su Point One; Raizo Todo su Fear Itself: Hulk; il sergente Marcus Johnson su Battle Scars, che è un personaggio che vi consiglio di tenere d'occhio - voglio dire di seguire con entrambi gli occhi. Anche Striker che è uscito a sorpresa sulle pagine di Avengers Academy, e Wiccan e Hulking continuano a giocare un ruolo importante sulle pagine di Avengers: La crociata dei Bambini. Sento che è come se stessimo solo per cominciare"
Dopo tante battaglie e altrettanti lutti,
un lieto evento in casa mutante.
Siamo tutti invitati al matrimonio più
discusso dell'anno che sarà celebrato sulle
pagine di Astonishing X-Men 51
Alonso, dunque, ci ha tenuto a sottolineare la forte spinta impressa dalla Marvel per rendere il suo cosmo narrativo un luogo sempre più eterogeneo e (per quanto possibile) credibile, con personaggi in grado di rappresentare una realtà multiculturale come quella statunitense e di strizzare l'occhio anche a chi non si riconosce in personaggi w.a.s.p. (acronimo per white anglo-saxon protestant) e desidererebbe avere un personaggio di riferimento in cui immedesimarsi. Un ulteriore passo in questa direzione sembra sarà compiuto sulle pagine di Astonishing X-Men 51 dove sarà celebrato il primo matrimonio gay nella storia dei fumetti di super-eroi. Stando alle indiscrezioni trapelate fino a questo momento sull'albo in uscita a giugno dovrebbero convolare a giuste nozze il mutante Northstar e il suo partner Kyle (ma qualcosa fa supporre che altri personaggi come Rictor e Shatterstar e Hulking e Wiccan potrebbero stare per compiere lo stesso passo sullo stesso numero). Quel che è certo è che alla casa delle idee sono ben consapevoli che un evento del genere, se ben pubblicizzato, farà puntare la luce dei riflettori sui suoi comics e per questo motivo ha provveduto ad avvertire le fumetterie che si tratterà di un fumetto che avrà una grossa copertura mediatica sul suolo statunitense.
Quello che mi chiedo, però, è se eventi di questo tipo (pregevolissimi per il loro intento di abbattere i pregiudizi) facciano davvero bene ai comics, contribuendo ad attirare nuovi lettori motivati a leggere buone storie o se servano ad attrarre solo curiosi disposti a sborsare qualche dollaro solo per gustarsi la stravaganza ma assolutamente non interessati a comprare il numero successivo (rendendo magari nel contempo la vita difficile ai ragazzini che comprano super-eroi e che hanno genitori moralisti e benpensanti).