Titolo: La maschera di Pazuzu
Autore: Vito Introna
Editore: Editrice GDS
Trama:
Silio è un omone di quasi cinquant’anni grasso e vizioso, impiegato in una multinazionale dell’informatica prossima al fallimento.
Pur essendo un fiero sindacalista della Fiom, caratterialmente si rivela maschilista, indolente e scorbutico.
Odiato dai colleghi, abbandonato dalla moglie e dai mai troppo amati figli, conduce una vita piatta e incolore. Tanta monotonia sparirà di colpo in seguito all’acquisto fortuito di una maschera di latta.
Da quel momento in poi la sua esistenza cambierà radicalmente: tra lutti, assurde visioni oniriche, disavventure lavorative, noie giudiziarie, minacce di morte, uomini falena, serrati scontri sindacali e tragicommedie di sorta, Silio non potrà esimersi dallo scoprire chi sia veramente il misterioso Pazuzu, gelosissimo proprietario della maschera.
Ad aiutarlo in questa assurda ricerca cripto-archeologica ci saranno due coltissimi sacerdoti missionari, un folle scienziato vaticanista, l’amico Filippo e la sensuale Nadia. Insieme dovranno fronteggiare la giustizia italiana, i potentissimi datori di lavoro di Silio, sindacalisti corrotti, criminali dell’est Europa, gang di usurai e molti altri ostacoli imprevedibili, fino al ritrovamento di una misteriosa Ziqqurat…
Commento:
Audace? Folle? Controverso? Straniante? Cos’è, esattamente, questo romanzo? In realtà un po’ di tutti questi aggettivi.
L’autore infatti mette insieme una storia che se dall’inizio potrebbe avere il sapore di già visto e sentito (forse un po’ The Mask e Stargate), procedendo si trasforma in qualcosa di completamente diverso e… bizzarro, guidato da un protagonista e una serie di comprimari tanto inverosimili quanto “vivi”.
Credo che un romanzo del genere non può lasciare indifferenti, o piace o non piace. Beh, a me è piaciuto lasciando anche una solida certezza: va provato.
Feedback:
Il romanzo sul sito dell’editore.