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La massima di Shakespeare e il guano dei giorni bui

Creato il 17 dicembre 2011 da Treasures
Succeda quel che succeda i giorni brutti passano, esattamente come tutti gli altri, sosteneva William Shakespeare. Eh no, Mastro Shakespeare: io non sono d'accordo con te, non è proprio esattamente così. Tu di tragedie te ne intendi ma non fare il saputello, il vecchio saggio portatore di lumi e consigli. 
Ci sono giorni talmente brutti che sono come le lame di un grosso coltello: taglienti. Pesanti come un'incudine arrugginita, spessi come il guano di uno stormo di gabbiani con la gastrite. Difficili da attraversare. Giorni bui che faticano a passare e fanno in tempo a scavare solchi profondi come fossati, lasciando dietro di sé una eco distinta: Eco, eco, eco... Come l'effetto dopler che ci fa sentire l'ambulanza anche quando è lontana.
Certo, Mastro Shakespeare, che forse manco le hai scritte tu quelle tragedie così belle e truculente: tu in fondo hai ragione, i brutti giorni poi passano. 
Ma più molto, molto lentamente di tutti gli altri.
La massima di Shakespeare e il guano dei giorni buiGiuditta che decapita Oloferne ~ Artemisia Gentileschi, Museo degli Uffizi 

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