
Al di là del regno della psicologia, prove emergenti dimostrano che la meditazione può effettivamente avere un profondo impatto positivo sul livello molecolare e cellulare. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology nel 2011, la meditazione aumenta la produzione di telomerasi nel corpo umano. Questo enzima è responsabile per l’allungamento dei telomeri, i cappucci di protezione alla fine di ciascun cromosoma, che tendono ad abbreviare in ogni ciclo di replica fino a raggiungere una lunghezza critica, vietando ulteriori repliche. La lunghezza dei telomeri è considerato un marcatore affidabile di invecchiamento e di livelli di funzioni immunitarie cellulari e rivelano malattie preesistenti o che si presenteranno nell’immediato, questo perché quanto più i telomeri sono corti, e più è probabile che si manifesti una data condizione patologica. La telomerasi è l’unico modo per i telomeri di rimanere a lungo, ma purtroppo, l’enzima è praticamente inattivo negli adulti. Per fortuna, le lunghezze telomeri rispondono bene ai cambiamenti di stile di vita, come ad esempio una dieta sana ed esercizio fisico moderato, e secondo la recente scoperta anche grazie alla meditazione. Dopo 30 giorni di formazione di meditazione intensiva, i partecipanti dello studio precedente hanno mostrato un aumento dei livelli di telomerasi, che sembra influenzare direttamente la lunghezza dei telomeri e le funzioni del sistema immunitario. Una prossima pubblicazione, frutto della collaborazione tra scienziati in Francia, Spagna e Wisconsin, dimostra che i meditatori sperimentano cambiamenti genetici reali. Gli scienziati hanno misurato le differenze di espressione genica effettiva in due gruppi di partecipanti, coloro che hanno meditato intensamente per un solo giorno e quelli che non hanno fatto. Lo studio ha mostrato che la meditazione ha alterato l’espressione di una varietà di geni, la maggior parte dei quali sono implicati nelle malattie e nelle risposte immunologiche. Tra i geni studiati ci sono quelli legati al dolore, e questo significa che la meditazione può alterare i livelli di dolore e infiammazione o alleviarli in maniera molto misurabile. Oltre a spegnere i geni che promuovono l’infiammazione, la meditazione regola anche la funzione dei geni che permettono di gestire ansia e stress, a causa del ripristino rapido dei cortisolo, noto anche come l’ormone dello stress. Questo studio contribuisce in modo significativo ad espandere l’attuale comprensione del contributo di stile di vita per la salute e la malattia. I geni umani sono molto dinamici nelle loro risposte agli stimoli esterni, lo stress, la dieta e l’esercizio fisico possono causare cambiamenti genetici nel giro di poche ore. Se un solo giorno di meditazione influenza positivamente i geni che controllano l’infiammazione, il dolore e la gestione dello stress, allora sembra che la salute naturale può essere raggiunta molto più facilmente e più velocemente di quanto di potesse immaginare. Fonte: http://ambientebio.it