Da sempre l’uomo sogna di essere immortale. Il cinema e la letteratura sono ricchi di esempi di personaggi che non conoscono il passare del tempo e che, per ottenere l’immortalità, hanno dovuto scendere a patti col diavolo, oppure rinunciare alla loro parte umana.
Non teme il tempo che passa, come purtroppo fa l’uomo. Ma di cosa si tratta? Semplicemente di una creatura vivente in grado di violare tutte le leggi, un’eccezione alla regola. La scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo scientifico, è comunemente denominata Medusa immortale, un idrozoo della famiglia Oceanidae, all’anagrafe Turritopsis Nutricula.
Essa rappresenta l’unico animale conosciuto in grado di tornare allo stato di polipo dopo aver raggiunto la fase di medusa adulta. Originaria dei Caraibi, questo tipo di medusa è ormai diffusa in tutto il mondo. Si presenta con una forma a campana del diametro
Incredibile la capacità di queste creature di controllare i propri geni poiché, in caso di pericolo o alla conclusione di un ciclo fertile, esse tornano “indietro nel tempo” allo stadio infantile del loro sviluppo e cominciano da zero la loro vita. È come, tanto per fare un esempio, se la farfalla al termine della sua esistenza anziché morire tornasse ad essere bruco.
In campo scientifico capita spesso che le scoperte più curiose avvengano per caso. Lo zoologo italiano Fernando Boero dell’Università del Salento ha compiuto una serie di esperimenti su alcuni esemplari di Turritopsis Nutricula. Prima di lui nessuno aveva mai studiato questo tipo di medusa, visto l’aspetto poco significativo.
Sono creature generate da colonie di polpi che vivono in fondo al mare. Durante la fase successiva del ciclo vitale, in cui fluttuano liberamente, possono riprodursi sessualmente per dare origine a planule che ricominciano il ciclo.
“La svolta interessante sarebbe adesso poter passare dalle indagini cellulari a quelle di tipo molecolare per scoprire qual è e come entra in gioco lo switch genetico. Non sappiamo ancora come funziona l’interruttore in grado di invertire il ciclo vitale della medusa” afferma Ferdinando Boero. “Una scoperta che potrebbe fornire anche applicazioni in medicina, ma per la quale non ci sono al momento investimenti sostanziali” conclude.
Senza cervello, senza stomaco, nessun sistema nervoso centrale, nessun sistema respiratorio, nessun sistema circolatorio, eppure gli studiosi suppongono che le meduse-idrozoi Turritopsis Nutricola rappresentino gli unici organismi della terra in grado di ringiovanire autonomamente. Possono ripetere questo ciclo un numero infinito di volte, il che le rende praticamente immortali. Rimane la minaccia dei predatori naturali, poiché in condizioni particolari queste meduse sono in grado anche di violare l’equilibrio degli oceani, e costituire una minaccia per l’ecosistema.
Al momento tuttavia, agli studiosi interessa capire come utilizzare questi minuscoli organismi per creare la “pillola dell’immortalità”. La sfida è avvincente e ha coinvolto l’umanità negli ultimi secoli. Chissà se saranno proprio queste piccole meduse a nascondere la pietra filosofale in grado di regalare alle future generazioni la tanto desiderata immortalità.
Written by Cristina Biolcati