Cari Amici,è uscito oggi 11 ottobre 2012 sul quotidiano la Provincia di Cremona questo articolo sul futuro dell’ “Italia hub del gas”.Un articoletto interessante da leggere tutto d’un fiato e da meditare davanti ad un caminetto a legna acceso…Dunque: i nostri territori vengono distrutti per future esportazioni di gas verso: la Spagna (che in questi mesi non naviga proprio in buone acque..), la Francia (come mai con tutto quel nucleare, ha bisogno del “nostro gas importato e rivenduto”), la Grecia (che sappiamo in crisi economico-finanziaria da profondo rosso), verso la Croazia, la Serbia, la Bosnia, tre nazioni queste ultime che vantano notoriamente una economia da “urlo di Passera” secondo i nostri tecnici al Governo.
Su La Provincia oggi
Dimenticano poi che: la Grecia, la Bosnia, la Serbia e la Croazia sono sulla sponda est dell’Adriatico, più direttamente contattabili da un metanodotto dall’Est Europa piuttosto che da un metanodotto o da rivenditori dall’Italia…Quanto alla Francia, si può tenere la sua energia nucleare e noi ci possiamo tenere il nostro gas. Per la Spagna, poi basterebbe, se non c’è già…, una condotta metanifera con l’Algeria, sull’altra vicina sponda del Mediterraneo.Le nostre esportazioni di gas non sono poi così necessarie, nemmeno a nord delle Alpi dato che Austria e Germania lo importano già da est o dal nor Europa prima che arrivi in Italia…E’ davvero questa per il nostro Paese la necessità di diventare un “hub del gas” distruggendo ambiente, territori e risorse economiche per costose centrali di immissione del metano?Che ne pensano i cittadini, i Sindaci, i politici?Il Governo non sa far di conto…o meglio li fa pagare a noi, visto che la “copertura dei costi degli investimentoi sarà assicurata dallo stato.”Una Vergogna, tira l’altra! Mandiamo a casa i tecnici e chi sostiene “l’Italia hub del gas”!Ezio CorradiVicepresidenteCoordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia 0.000000 0.000000