Antonio Conte è stato chiaro alla vigilia: “Noi al Galatasarai non ci pensiamo e contro il Bologna giocherà la migliore formazione”. Dopo la conferenza stampa del mister, Padoin ha capito subito che lui non sarebbe stato schierato, anche se dopo aver saputo che a sinistra ci sarà Peluso, si è rincuorato. “Il mister fa sempre questi scherzi, ha confidato poi ad un euforico Motta“.
Grande fair-play tra le squadre nonostante le polemiche dello scorso anno quando il mister Pioli si rammaricò dell’esultanza ad 1’ minuto dalla fine di Antonio Conte sotto la curva dei tifosi juventini. Nell’occasione il mister salentino, espresse il suo rammarico per l’assalto al pullman della Juve da parte di tifosi bolognesi con bastoni e non stigmatizzato dai media.
Molto più professionale fu il comportamento, nel novembre del ’91, di Totò Schillaci accolto con il coro ” Schillaci ruba le gomme, Schillaci ruba le gomme”. Il siculo apprezzò moltissimo la standing ovation ed al termine della partita ringraziò mandando un messaggio a Poli: “ti faccio sparare”. Per la cronaca, Schillaci non mantenne la promessa.
Anche durante l’epoca di Calciopoli le società mantennero rapporti commerciali: Il Presidente bolognese Gazzoni Frascara (proprietario del marchio Idrolitina) accusò Moggi di aver provocato la retrocessione del Bologna in “B”. La squadra della Juventus, da quel giorno, incominciò a bere Ferrarelle.
La capolista si presenta in campo dopo 6 vittorie consecutive senza subire nessun gol. L’ultima sconfitta risale a Firenze in rimonta da 0-2 a 4-2, con una tripletta di Rossi. Come lo scorso anno, dopo il patatrac interno con l’Inter, che è costata anche l’imbattibilità, la squadra è ripartita alla grande. Angelo e Alessio ha confessato che queste sconfitte sono programmate da Conte, già in estate.
Il Bologna si presenta in condizioni crescenti dopo i pareggi con Inter e Parma e Pioli è abbastanza fiducioso: “Faremo la nostra partita e non daremo tregua alla Juve sin dall’inizio”. Infatti, la squadra nei primi 20’ minuti la squadra non riesce a passare il centrocampo.
Al 13′ la Juventus, dopo un paio di sbandate rossoblù, è già avanti: Ogbonna, stranamente, indovina un lancio dalle retrovie per Marchisio. Il principino supera il portiere ma Garics salva sulla linea. Lo stesso Marchisio recupera la palla e Vidal la fa girare fino a Peluso. Dribbling di tacco e cross lungo di destro nuovamente su Vidal che freddamente fa secco Curci per l’1-0. Piero Angela ha già chiesto al figlio Alberto di preparare una puntata su come sia stato possibile tecnicamente per Peluso eseguire tale passaggio. E’ stato un caso o puro culo?
A questo punto tutto sembra facile ma la Juventus rallenta e Buffon è chiamato due volte da Diamanti: sulla punizione del capitano rossoblù il portiere della nazionale si distende bene in tuffo, mentre sulla fucilata da venticinque metri ci mette i pugni alzando in corner.
Conte non è tranquillo e studia le contromosse. Al 39’ ordina a Vucinic di simulare un infortunio e viene sostituito da Gliorente. Dopo una serie di tentativi dall’area del parcheggio antistante lo stadio da parte di Quagliarella, la Juve comincia a tessere azioni che non vengono finalizzate, ma servono a tranquillizzare il Bologna.
A inizio ripresa Pioli inserisce Laxalt per Perez e torna al 3-5-1-1 con Konè a dare una mano a Khrin nel cercare di disturbare Pogbà che non ha perso nessun contrasto a centrocampo contro i due. Il francesino non ha l’intelligenza calcistica di Pirlo, ma trovarselo davanti deve far ricordare gli incubi da bambini per l’uomo nero.
Diamanti scende sulla linea dei centrocampisti per cercare di far arrivare più palle giocabili in avanti. Purtroppo per il Bologna là davanti c’è Rolando Bianchi e la teoria non trova applicazione nella pratica. Se ne rende conto anche Pioli che a quel punto prova l’accelerata togliendo Garics per inserire Cristaldo e passare al 3-5-2 puro con Konè esterno destro e Diamanti mezz’ala d’attacco.
Conte non vedeva l’ora di adeguarsi e toglie subito Peluso e un peso sullo stomaco. L’occasione gli viene data da un’entrata inutile (in linea con il giocatore) che poteva costare il secondo cartellino giallo all’ex atalantino. Al suo posto entra Asamoà, anche non se ne accorto nessuno. Subito dopo, Conte ordina anche a Quagliarella di simulare dei crampi e così lo sostituisce con Tevez.
La partita si accende: al 72′ Gliorente, lanciato proprio da Tevez, si presenta davanti a Curci che a corpo morto salva fuori area. L’Apascie la prende bene e consola il compagno con un bel “Cabròn”. Sul contropiede Cristaldo e le sue treccine seminano tutta la difesa juventina e concludono con un rasoterra che passa vicino al palo. Conte non fa una piega e vuole che tutta la panchina si scaldi. Solamente un pronto intervento di Storari evita che Licchestain dia fuoco ai compagni.
Subito dopo Diamanti prova a mettere in moto Bianchi, ma non c’è bisogno nemmeno dell’autovelox per misurare la velocità del bomber. La palla esce sul fondo.
Al 34’ la Juve vicinissima al raddoppio. Antonsson (il figlio di Antonio n.d.r.) sbaglia l’anticipo su Gliorente e consegna il pallone a Marchisio, ma la conclusione all’incrocio dello juventino trova la grandissima risposta di Curci.
Al 37’ palla splendida di Diamanti per Morleo che anticipa di testa Isla, conclusione schiacciata che mette i brividi a Buffon. Conte chiede a Marotta se l’Inter è ancora interessato al cileno.
Al 41’ Tevez lancia magnificamente Gliorente ma lo spagnolo esita nella conclusione aspettando che Curci vada a terra. Il portiere non si fa sorprendere e rimanendo in piede neutralizza la conclusione dello spagnolo. Ancora una volta Tevez consola il compagno con un dolcissimo “Maricon”.
All’ultimo minuto, la Juve finalmente raddoppia: dal corner di Tevez, colpo di testa sul primo palo di Chiellini che dopo aver bruciato in velocità Natali sul taglio all’esterno mette alle spalle di Curci: 0-2.
Il Bologna ha fatto quello che ha potuto. Pur giocando senza centravanti, ha sfiorato il gol in due occasioni. Non è facile sostituire due giocatori come Gilardino e Gabbiadini. Non basta la tecnica di Diamanti che, se avesse anche un parrucchiere degno di tale nome, sarebbe un fuoriclasse.
La Juve porta a casa la 7 vittoria consecutiva e si porta momentaneamente a + 6 sulla Roma che giocherà durante il pranzo domenicale contro la Fiorentina. Martedì sera sarà di scena ad Istanbul per giocarsi il passaggio del turno. Basterà non perdere ma, conoscendo Conte, la squadra giocherà per vincere. E’ questo sarà il suo dramma. Soccimel.
Ipdà.