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La Meglio Juventus – Ma che coppa abbiamo noi

Creato il 09 gennaio 2013 da Vivalafifa @WlaFifa

Dopo le alterne fatiche del campionato, fortunatamente la vita ci dà in sorte un quarto di finale di coppa Tim di alto rango tra le squadre più scudettate d’Italia.

Conte sembra che abbia superato il doppio colpo subito da Icardi e lo dimostra mandando Peluso aff..iancato in panchina a De Ceglie. Difende comunque l’acquisto dell’ex atalantino e sottolinea che durante il periodo dei saldi i resi tuttavia non vengono accettati. Ciò significa che Quagliarella ha trovato il compagno fisso per le chiacchierate durante le partite della Juve. Dopo un incontro a tre occhi con Marotta che gli comunica la pressante richiesta di Prndelli (almeno fatelo giocare in coppa, sennò non posso convocarlo n.d.r.) e il contemporaneo fermo della serie B, l’allenatore decide di schierare tale Giaccherinho da Sesena (da leggere con lieve accento romagnolo, please).

L’allenatore livornese del Milan risponde così alle domande dei giornalisti sul programma del mercato e sulle dichiarazioni del Presidente Berlusconi sul probabile esonero prima della scadenza del contratto: con la cessione di Pato, abbiamo licenziato il medico sociale perché non ci serve più, poi con il Presidente ci siamo chiariti; gli ho comunicato che è mia intenzione assumere l’avvocato della sua ex moglie Veronica Lario per il riconoscimento degli alimenti nel caso di divorzio dal Milan.

La Juve parte come al solito alla grande e come al solito prende gol in contropiede. Fortunatamente c’è Alessio in panchina ( che è paragonato a Fazio per il commissario Montalbano) che invita i suoi alla calma “tanto con quelle pippazze che hanno in difesa vedrete che qualcosa succederà”. Ipse dixit: su un intervento di Acerbi, che a definire ritardato si fa torto alla velocità della tartaruga, che abbatte Giovinco al limite dell’area, lo stesso Giovinco pareggia con un Amelia cerato.

Il fair play tra le due squadre si materializza in un intervento di Mexes che tenta di fare un intervento in laparoscopia sul menisco di Giovinco, usando direttamente i tacchetti dello scarpino, proprio davanti a Conte. La reazione del salentino è assolutamente composta; i capelli, che hanno una vita propria, assumono una pettinatura alla Bart Simpson dopo che l’arbitro gli ha comunicato che le punizioni corporali non sono ammesse dal regolamento e casomai solamente ad Arcore.

La gara procede con un possesso palla della Juve con una percentuale da elezione bulgara. Il Milan attende ma non sa esattamente cosa. La partita ogni tanto viene sospesa per dare modo ai tecnici della Juve di spiegare a Matri i fondamentali del calcio e fare il calcolo delle calorie ad Isla. Conte viene informato che Vucinic si è liberato dalla catena e per evitare danni maggiori lo fa entrare in campo dove c’è più spazio per sfogare la sua rabbia.

Il Milan sostituisce Pazzini ed Emanuelson ai quali ha dovuto spiegare poi che non si stava giocando a “nascondino”. Ci vuole un episodio o una prodezza personale per sbloccare il pareggio entro i 90 minuti, che puntualmente non arriva e si va ai supplementari. Conte ne approfitta per chiamare Delio Rossi per farsi spiegare meglio il suo metodo di incitamento e fissare intensamente una fotografia formato tessera di Carobbio. I risultati non tardano e Vucinic, al termine di una azione in cui hanno partecipato tutti i giocatori della rosa convocati, incluso Giaccherinho, porta in vantaggio i bianconeri. Nell’ultimo quarto d’ora non succede più nulla a parte 2 semplici miracoli di Storari. Migliore in campo: Montolivo, per la discrezione.

La prima semifinale sarà: Lazio-Juventus.

Tutto è bene quello che finisce, comunque. Conte telefona per tranquillizzare Cesare Ragazzi, Allegri telefona all’avvocato di Veronica Lario.
Ipdà


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