9 giugno 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •
Il consiglio di Federica De MasiSummary:
Un cartone bio nell’era degli ogm: l’attenzione alla natura nel cinema d’animazione europeo.
Mai capitato di trovare un verme in una mela? La reazione non sarà stata propriamente di felicità e il verme, insieme alla mela, sarà finito nella pattumiera. Questa però non è una storia di gusto, ma una vera e propria favola vecchio stile; quella di La mela e il verme è una storia divertente e molto movimentata che si rivolge non solo ad un pubblico di piccoli spettatori ma anche ad un target più adulto, grazie ad un design e ad una struttura fuori dagli schemi. La vicenda racconta di un gruppo di mele rosse cresciute su di un albero nella loro superficialità ed egoismo. Interessate solo ad esser perfette e bellissime, nascono e crescono completamente disinteressate a ciò che accade al di là dei propri rami. Torben è forse una delle mele più arriviste, pronto a sferrare colpi bassi pur di essere il frutto più rosso e splendente dell’albero. Peccato che un giorno la mela si ritrovi insieme ad un simpatico vermetto di nome Silvia che spunta proprio dalla sua lucidissima buccia. Tra le mele si diffonde l’idea che questo evento possa causare un’epidemia pronta a sfigurare tutte. Per questo, tutte insieme, si coalizzano e sballottolano Torben e Silvia giù dall’albero. In compagnia di Newton, una pera convinta di essere una mela immolatasi per aiutare i due sventurati, e di una spensierata ciliegia canterina incontrata per caso, Torben intraprenderà un’avventura itinerante, piena di incontri, scoperte e nuove conoscenze, che lo condurranno dall’unico frutto in grado di togliere il vermetto dal suo interno… ma a quale prezzo?
Ispirato ad una piece teatrale di Methe Bendix, La mela e il verme emerge tra le uscite di metà giugno per la freschezza e la schiettezza con cui si propone al pubblico: una storia di animazione made in Denmark genuina e dai disegni originali. L’intento educativo traspare sin dalla visione del trailer, ed è proprio la morale il fulcro di tutto. Il verme, certo, non ne vuol sapere di lasciare una casa così bella e succosa: deve diventare una farfalla come vuole la natura e per farlo il suo posto è proprio dentro la mela. E’ l’ecosistema che deve andare avanti pena la fine di tutto! Ognuno ha un proprio destino scritto e il proprio posto nel mondo, l’importante però è preservare l’ordine naturale sopra ogni cosa
Il danese Anders Morgenthaler è il regista e sceneggiatore di La mela e il verme: diplomato alla National Film School di Copenhagen è stato conduttore di programmi televisivi per bambini e regista di videoclip prima di creare insieme al disegnatore Mikael Wullf la striscia a fumetti Wumo, che attualmente viene pubblicata in Danimarca, Norvegia, Finlandia, Germania e Olanda ma anche sul Washington Post e sul New York Daily News. Alle spalle non solo animazione: nel 2006 esordì Princess, acclamato in patria, attualmente alle prese con la postproduzione di un film drammatico con Kim Basinger dal titolo I am here.
La mela e il verme ricorda quel tipo d’animazione europeo alla Bottega dei suicidi: un cinema animato poetico e dalla morale non convenzionale. Girato nel 2009, il cartone animato uscirà il 12 giugno in Italia distribuito dalla Tonino Accolla Communication.
di Federica De Masi per Oggialcinema.net
Anders MorgenthalerLa mela e il vermeTonino Abballe Communication S.r.l.