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La memoria degli ultimi

Creato il 31 marzo 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

La memoria degli ultimi

Anno: 2013

Distribuzione: Berta Film

Durata: 75′

Genere: Documentario

Nazionalità: Italia

Regia: Samuele Rossi

Data di uscita: n. d.

Gli ultimi a cui si riferisce il titolo sono i partigiani che combatterono la Resistenza italiana. Lo sguardo dell’autore si appunta su alcuni di loro che oggi, ad oltre settant’anni dagli eventi, riescono ancora a restituire il calore, la spinta ideale e umana che li portò a rischiare la vita per combattere il nemico nazi-fascista. Sono uomini e donne che, pur molto avanti negli anni, conservano con estrema lucidità i loro ricordi e le loro emozioni. Le interviste a questi protagonisti avvengono anche nei luoghi in cui gli eventi militari e storici accaddero, collocati prevalentemente sulla linea Gotica. Per molti di loro il ritorno su quei luoghi è il rinnovarsi di tensioni fortissime che li misero nella condizione di uccidere per vivere e vivere per ridare libertà e dignità al popolo italiano.

La prospettiva e le finalità di questo documentario non sono né di ricerca storica né di mera esaltazione agiografica. Pur nella nettissima presa di posizione a sostegno della Resistenza (l’ANPI è tra i sostenitori del film), quello che sembra premere maggiormente allo sceneggiatore è il recupero di una testimonianza umana, la riaffermazione di una vitalità che è energia e sangue ancora presente tra noi. Nella convinzione che la scelta di partecipare alla Resistenza rappresenti uno dei momenti più alti e intensi della storia italiana, risulta imprescindibile la necessità di articolare un racconto attuale e avvincente che restituisca alle giovani generazioni  un’immagine di eventi e storie che meritano di attraversare il tempo. Per farlo si usano le parole dei protagonisti, nella consapevolezza che costituiscono un patrimonio che il tempo ci sottrarrà definitivamente nel corso dei prossimi anni e che diviene, dunque, elemento prezioso. L’operazione può dirsi pienamente riuscita attraverso la realizzazione di un film che raggiunge i dichiarati obiettivi culturali e politici mediante un racconto caldo e a tratti persino toccante.

Consigliatissima la visione a chi ami o voglia provare l’esperienza di ascoltare la storia raccontata dai suoi protagonisti e scoprire caratteri umani di straordinaria vitalità. Tra i partigiani intervistati vi sono uomini e donne, di diversa formazione culturale ed estrazione sociale, unite dalle scelte operate in gioventù e dalla voglia di resistere finché la vita glielo consentirà, dopo toccherà a chi la ha ascoltati, compresi e apprezzati.

Pasquale D’Aiello


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