La banca dati dell’Arca della Memoria ha permesso al Parco della Vena del Gesso Romagnola di salvare e tramandare alle future generazioni la testimonianza diretta di chi ha vissuto nel passato sulla Vena, territorio aspro e difficile del primo Appennino, a cavallo tra l’Imolese e il Faentino, tra gli anni ’20-’30 e gli anni ’60 circa del Novecento, a cavallo della seconda Guerra Mondiale, in epoca precedentemente al generale spopolamento delle montagne.
Da sempre, la Vena del Gesso ha rappresentato un territorio in cui vivere era più difficile che altrove, e dove le comunità locali hanno dovuto necessariamente sviluppare, nel tempo, specifiche forme di adattamento ai forti condizionamenti ambientali qui presenti: si va dalle difficoltà di un’agricoltura difficile e di sussistenza, allo sfruttamento artigianale del gesso come materiale da costruzione, al problema dell’approvvigionamento idrico nelle aree carsiche, alla vita quotidiana nelle case sparse sulle pendici di monte Mauro o nel piccolo, affascinante borgo ormai abbandonato dei Crivellari.
I racconti, dalla viva voce dei protagonisti, che hanno vissuto una realtà ormai apparentemente così lontana nel tempo, ma in realtà vecchia poco più di 50 anni, rendono le testimonianze vive e vibranti, talvolta addirittura commoventi.
Il filmato è scaricabile al link: watch?v=FQIghPk8ijo&feature=share
Dalla banca dati è stato ricavato questo gradevole documentario, raffinato e piacevole da seguire (Regia di Thomas Cicognani).
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