La Meraviglia, bionda doppio malto prodotta in Umbria, è una delle tante birre artigianali apparse sul mercato italiano. Contrariamente al suo nome non sorprende, tutt’altro.
La Meraviglia: chiara, doppio malto e artigianale
Colpa del gusto e degli odori di questa artigianale italiana, per nulla entusiasmanti e attraenti.
L’aroma è fin troppo pronunciato, con poche birre mi è capitato di annusare una profumazione così forte.
Talmente forte da non permettermi di distinguere le varie componenti: si notano confusamente un “non so che” fruttato, un sentore di malto e una fastidiosa percentuale di gas.
Il gusto metallico è una caratteristica comune per le doppio malto, specie se artigianali, ma in questo caso si esagera, si va oltre. Ancora una volta l’eccesso prevale a scapito dei sapori, lasciando in bocca una gran confusione. Però metallica!
Dopo due sorsate le papille gustative sono anestetizzate, la testa leggermente annebbiata (in questo caso è un bene) e il senso di smarrimento sempre più ampio. Per il resto il nulla assoluto e una bevuta che potevo evitare.
La Meraviglia nel senso che non mi aspettavo una birra così, per il resto bocciata senza possibilità d’appello. Può essere una valida birra da sbronza anche se in giro ci sono prodotti (artigianali e non) più alcolici e soprattutto più piacevoli al palato e all’olfatto.