“La metà oscura” di George A. Romero

1993: The Dark Half di George A. Romero

Seconda collaborazione tra il «papà cinematografico degli zombie» e l’indiscusso maestro del moderno romanzo gotico.

Pur non essendo “impeccabile per le condizioni difficili in cui è stato realizzato il film piombato nel fallimento dell’Orion, rimasto bloccato, completato poi con mezzi limitati” (La Stampa, Lietta Tornabuoni), La metà oscura è da annoverarsi tra i migliori adattamenti cinematografici del sempre sorprendente Stephen King: non è certo all’altezza di Carrie, Misery non deve morire, L’ultima eclissi, Il miglio verde e naturalmente Shining… ma non è da assimilare a tanto cinema spazzatura che ha saccheggiato senza ritegno lo scrittore statunitense.

La critica lo giudica negativamente (su ‘Il Dizionario dei film horror’ leggiamo “il film perde progressivamente quota, diventando banale ed estremamente prevedibile” e MyMovies sostiene che “Romero prosegue sulla strada sbagliata. Ancora una volta, lontano dai suoi temi, sembra aver perso la grinta dei primi film”). Mi permetto di non essere d’accordo. La metà oscura (che il Fantafestival nel 93 incoronò con i massimi premi: miglior film, migliore attore, migliore sceneggiatura) è godibile dall’inizio alla fine, la suspense e la tensione non hanno tentennamenti, lo splatter è presente ai minimi termini, il finale (col suo omaggio al grande Sir Alfred) strappa l’applauso. Merito non di poco la notevole interpretazione dell’intero cast con un Thimothy Hutton particolarmente bravo.

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