La metafora politica nel film di Nanni Moretti

Creato il 18 aprile 2011 da Controcorrente


A.Mazzoleni :"Tra le pieghe dell'anima"- tec. mis. su tela-2008

 Come ogni opera d'arte ben fatta, l'ultimo  film di Nanni  Moretii ha più chiavi di lettura: che non le colgano, come ho letto,  i giornali di destra, più asserviti e faziosi,  è scontato, dunque non mi soffermo sui detrattori ma  solo  su alcune  brevi riflessioni sul film. Il ritmo è quasi da  commedia ma l'umorismo  che lo attraversa  è solo apparente, in realtà si tratta, a mio parere,  di  una tragedia mascherata dove la comicità sottile e surreale è solo la copertura del  profondo dramma umano,politico e sociale  dei nostri tempi. La mia  è dunque  una possibile  chiave di lettura limitata qui ad un  aspetto di fondo....

In questo senso, l'opera  di Moretti appare come una grande metafora politico-sociale ed umana   della civiltà attuale, in particolare  un  riconoscimento e rappresentazione tragicomica   del fallimento totale di un'epoca . Di qui  il rifiuto del papa protagonista e simbolo dello spirito dell'uomo puro ed onesto   di farne parte.Il suo senso di inadeguatezza è ovviamente solo un sintomo   che neppure  la psicoanalisi può risolvere perchè anch' essa è prigioniera delle ipocrisie e regole di un potere degradato , ormai radicato nel profondo dell'essere e di fronte al quale  non si può che contrapporre il disimpegno totale. In altri termini,  ll rifiuto inconscio  di partecipare ad una farsa intollerabile , di essere complice di questo sistema e dunque di esserne divorati. L'estraniamento   dal circo tragico-comico dell'esistenza della gestione e perpetuazione di un sistema irriformabile  in cui oggi si attua il destino  di  una civiltà  in declino , è l'unico modo per gridare forte a tutti la propria  protesta e rivolta interiore, queslla che molti di noi oggi portano nel cuore.
Chiudo solo con una breve nota di cronaca  mischiando il sacro col profano o meglio la cultura con la sottocultura , il cinema con la farsa mediatica...  .
Continuano gli attacchi dell'imputato Berlusconi a Magistratura, Giudici, istituzioni e di nuovo agli insegnanti che infestano la scuola pubblica, tutti di sinistra naturalmente come i giudici di Milano.
Penso che la misura e la sopportazione umana siano al limite, almeno la mia come cittadino e uomo .
Continuo pero' anche  chiedermi perchè non ci siano folle oceaniche sotto il parlamento, a Milano , perchè i giudici non querelino questo signore, perchè il sindacato insegnanti non faccia lo stesso, perchè infine Napolitano non si decida a sciogliere le camere per il bene del paese , o meglio per la parte migliore, purtroppo silente  del paese ...
 

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